Emergenza criminalità a Cosenza, Covelli: «Adesso basta!»

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COSENZA – «La terribile escalation di episodi di microcriminalità intensificatisi negli ultimi giorni a cadenza quasi quotidiana ci fanno capire, ove mai ce ne fosse ancora bisogno, che le istituzioni non possono stare a guardare inermi». Lo sostiene Damiano Covelli, capogruppo del PD nel Consiglio comunale di Cosenza.

«Alle dichiarazioni di qualche settimana fa del Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo – sottolinea Damiano Covelli – si aggiunge oggi il grido d’allarme del Questore di Cosenza, dott. Luigi Liguori. Il Questore è stato chiaro: va riattivato al più presto il sistema di videosorveglianza in città che funge senz’altro da vero deterrente nei confronti dei furti e delle rapine che si stanno verificando, ormai a ritmo incessante, ma soprattutto può rivelarsi di grande aiuto alle forze dell’ordine per fare meglio il loro lavoro. I cittadini sono seriamente preoccupati e la sensazione che si fa strada in queste ore è quello della paura. Sull’argomento avevamo richiamato, prima ancora che venisse superato il livello di guardia degli episodi criminosi, l’attenzione dell’Amministrazione comunale e del Sindaco sulla necessità di ripristinare la funzionalità dell’impianto di videosorveglianza di cui Cosenza e Rende si erano dotate nel 2010, grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Interno e del PON Sicurezza. Da assessore alla sicurezza nella giunta Perugini avevo seguito da vicino – sottolinea ancora Covelli – la fase della installazione dell’impianto fino al suo completamento con il posizionamento delle telecamere in gran parte della città. La realizzazione dell’impianto di videosorveglianza consentiva il collegamento diretto con le centrali della Questura e dei Carabinieri. Insomma, uno strumento in grado di accrescere la sicurezza dei cittadini. Purtroppo, così non è stato, perché la manutenzione successiva dell’impianto e che ne avrebbe dovuto garantire il corretto funzionamento, non è stata garantita. Senza un adeguato sistema di videosorveglianza è come se l’azione di contrasto alla criminalità da parte delle forze dell’ordine restasse monca e con un’arma spuntata. Ecco perché – afferma inoltre il capogruppo del PD a Palazzo dei Bruzi – avevamo già richiesto, seguiti oggi anche da chi, nella maggioranza, ha la capacità di porre l’accento sui problemi veri della città, una convocazione straordinaria del Consiglio comunale sull’argomento. Il Presidente del Consiglio comunale ed il Sindaco della città hanno il dovere di convocare una seduta straordinaria dell’assise comunale, aperta agli interventi del Prefetto, del Questore, del Comandante Provinciale dei Carabinieri e degli altri vertici delle forze dell’ordine, per analizzare attentamente l’entità e l’incidenza dell’escalation degli attuali e preoccupanti fenomeni criminosi e per individuare quali provvedimenti occorre adottare, a cominciare dal ripristino immediato e senza ulteriori indugi o tentennamenti del sistema di videosorveglianza presente sul nostro territorio, per assicurare ai cittadini quella sicurezza che, alla luce degli ultimi episodi delittuosi, è seriamente minacciata e messa in pericolo».

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