COSENZA – La nona edizione di “M’illumino di meno” coincide quest’anno con il concitato clima elettorale di questo periodo. Il 15 febbraio dalle 18 alle 19,30 si ripropone il consueto “silenzio energetico” per la sensibilizzazione sul consumo e sulla produzione di energia in modo efficiente e pulito.
La coincidenza elettorale gioca a favore dell’iniziativa. Su un piano prettamente linguistico gli ideatori hanno giocato molto sull’utilizzo della terminologia “politica”: sostenitori virtuosi che scendono in campo, le adesioni come voti per l’iniziativa, l’immancabile inno. L’iniziativa lanciata dal programma Caterpillar su Radio2 ha adottato infatti come slogan di quest’anno “Io voto m’illumino di meno”. Ma la politica viene coinvolta anche su piano più concreto e serio, ovvero l’attenzione ai temi del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Un impegno che richiede la partecipazione di tutti, come singoli cittadini o come gruppi. Un circolo virtuoso che coinvolge amministrazioni locali e organizzazioni di ogni genere.
L’invito al “silenzio energetico” è stato accolto finora da numerosissimi partecipanti, che si sono sbizzarriti a proporre le più svariate forme di sostenibilità energetica. Città come Milano, Firenze, Torino, Bari, Matera ed altre ancora, ma anche piccoli paesi, enti, esercizi commerciali, oltre al contributo di personaggi famosi del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport.
Dal sito che raccoglie le adesioni per l’iniziativa, su un totale di quasi 1500 iscritti sul territorio nazionale, in Calabria si registrano ufficialmente 21 candidature: 2 nella provincia di Catanzaro, 1 a Crotone, 6 per la provincia di Cosenza, 3 per quella di Vibo, e 9 per la provincia di Reggio Calabria. Ma sicuramente il numero reale dei partecipanti sarà molto più alto. Varia la composizione degli aderenti: enti locali, istituzioni, scuole, aziende, associazioni e singoli cittadini che per un giorno si impegnano attivamente per ridurre il proprio impatto energetico.
Il Comune di Gerace, ad esempio, ripete l’esperienza dello scorso anno spegnendo il 50% dell’illuminazione pubblica dell’intero territorio comunale nella serata del 15 febbraio e invitando tutti i cittadini – e in particolare i gestori di attività commerciali – ad illuminare almeno una stanza della propria abitazione o la vetrina del loro negozio con l’ausilio di una o più candele. «Sono convinto – ha dichiarato il primo cittadino Varacalli – che i geracesi si riveleranno sensibili all’iniziativa e soprattutto all’adozione di pratiche volte ad un consumo sostenibile ed alla riduzione degli sprechi energetici: quello del 15 febbraio rappresenta un altro piccolo passo lungo il percorso che l’Amministrazione Comunale – con l’indispensabile adesione della cittadinanza – intende proseguire anche in futuro in tema di tutela dell’ambiente e di razionalizzazione delle risorse e dei consumi».
Esempi virtuosi sono anche quelli del Comune di Cittanova, che spegnerà simbolicamente le luci della villa comunale “Carlo Ruggero”, e di quello catanzarese di Olivadi. Di natura educativa le iniziative messe in atto da alcuni istituti scolastici di Amantea e Scigliano: sulla base del decalogo ufficiale di “M’illumino di Meno” e delle buone abitudini per la giornata del 15 febbraio 2013 (e anche dopo!) ragazzi e ragazze si impegnano ad utilizzare meno gli apparecchi elettronici in loro possesso ed a sostituirli con attrezzature che non comportino il consumo di energia elettrica. Meno play station, dunque, e più libri da sfogliare. Curiosa l’adesione dell’enoteca “Le Baccanti” di San Marco Argentano: nell’idea ecologica di Alessandro Brusco c’è la promozione di una cena bio con prodotti a lievitazione naturale, erbe, colori e sapori di stagione, tutto rigorosamente a lume di candela e con musica e percussioni sonore obbligatoriamente unplugged. Prima della degustazione, da non perdere il flash mob contro gli sprechi energetici, previsto per le ore 20 presso la Torre Normanna che sovrasta il borgo cittadino.
“M’illumino di meno” diventa un’occasione unica per riflettere sulle proprie abitudini di consumo e cambiarle. Un’opportunità sia per le tasche sia il mondo. L’inizio di un percorso che attraverso piccoli e semplici gesti quotidiani può avviare un importante processo culturale di sostenibilità ambientale ed energetica. Teniamo ancora per un giorno a portata di mano le candele e proviamo a spegnere qualche luce di troppo.
Mariacristiana Guglielmelli