COSENZA – Alle ore 21 si sono chiusi i seggi per i due referendum cui sono stati chiamati i cittadini di sei centri calabresi. In cinque paesi della Presila cosentina i cittadini sono stati chiamati a scegliere se fondere o meno i municipi per far nascere un unico comune. In caso di esito positivo si tratterebbe della seconda unione di comuni della storia repubblicana, dopo la nascita, nel 1968, di Lamezia Terme, in cui si unirono Sambiase, Nicastro e Sant’Eufemia. Si è votato anche a Ricadi per il cambio di denominazione del comune in “Ricadi-Capo Vaticano”. Per quanto concerne il referendum della Presila, secondo dati ufficiosi, alle ore 12,25 a Trenta hanno votato in 218 pari all’8,94% degli aventi diritto; a Casole Bruzio 270 (11,43%); a Serra pedace 127 (11,41%), a Spezzano Piccolo 214 (10,39%), a Pedace 178 (9,6%). Alle ore 19 a Trenta hanno votato il 768 pari al 31,51%; a Casole Bruzio 1000 (42,35%); a Serra Pedace 369 (33,98%), a Spezzano Piccolo 757 (36,73%), a Pedace 703 (38%). Questa invece l’affluenza definitiva: Trenta 991 pari al 40,66%; Casole Bruzio 1305 (55,27%); a Serra Pedace 450 (41,43%), Spezzano Piccolo 959 (46,57%), Pedace 930 (50,27%).