MENDICINO (CS) – Lanciare sempre nuove sfide. Pare sia questo il dictat adottato dall’amministrazione comunale di Mendicino che questa mattina ha illustrato nel corso di una conferenza stampa una nuova iniziativa atta alla promozione e alla valorizzazione del contro storico. «Abbiamo deciso di tenere la conferenza stampa in Piazza Municipio perché è di centro storico che parliamo- annuncia il sindaco Antonio Palermo. Da qualche giorno abbiamo approvato una misura per creare tessuto commerciale e, al contempo, andare incontro ai giovani e meno giovani che decideranno di dar vita a nuove attività commerciali che sorgeranno nel centro storico». «Ringrazio il sindaco per il varo della misura. Questo per noi è un piccolo grande tassello che si aggiunge agli altri obiettivi che questa amministrazione si era prefissa sin dall’insediamento soprattutto per quanto attiene la parte storica- dice il vicesindaco e assessore al bilancio Angelo Greco-. La defiscalizzazione di tutte le nuove attività produttive costituisce una scommessa per lanciare un segnale a chi vuole fare impresa investendo nel nostro centro storico. Tutte le categorie regolarmente annotate nel registro imprese o nella commissione per l’artigianato usufruiranno per cinque anni della defiscalizzazione completa dei tributi locali (TARI, imposta sulla pubblicità, servizio idrico, pubbliche affissioni e occupazione del suolo pubblico) senza gravare in alcun modo sul bilancio». «Uno degli obiettivi che ci siamo proposti al momento dell’insediamento- ricorda la consigliera delegata alle attività commerciali Margherita Ricci – era la rivitalizzazione del centro storico e sembra che ci stiamo riuscendo attraverso l’apertura del museo dinamico della seta, del teatro comunale, del parco fluviale e di rassegne come “Libri a palazzo”. Sono piccoli grandi passi non scontati e noi ce la stiamo mettendo tutta». La Pasqua è alle porte e Mendicino si appresta a vivere la Pasquetta al parco fluviale, segno che il rilancio concreto del centro storico è l’unica via per dare voce all’identità dei luoghi.
Rita Pellicori