CATANZARO – «Il 6 e 7 maggio in 1000 piazze, parrocchie e mercati di Campagna Amica oltre 4000 volontari offriranno pacchi di riso 100% italiano della FdAI – Filiera degli Agricoltori Italiani, per una donazione minima di 5,00 Euro. Si può contribuire anche con un sms solidale da cellulare con una telefonata da rete fissa di casa al 45529 fino all’ 8 maggio», precisa la Coldiretti. Il ricavato andrà a sostenere un unico grande progetto in Italia e nel mondo il villaggio solidale nell’area di Rosarno, realizzato insieme a Coldiretti, che darà ospitalità agli immigrati sottraendoli allo sfruttamento del caporalato, garantendo loro un regolare contratto di lavoro per la raccolta stagionale. Questo intervento, vuole anche mettere in evidenza come oggi i lavoratori stranieri siano una parte determinante per la crescita del settore agricolo e agroalimentare. L’iniziativa “Abbiamo riso per una cosa seria” è promossa da FOCSIV insieme a Coldiretti e Campagna Amica e si avvale del Patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e della collaborazione dei Centri Missionari Diocesani della CEI. «Agricoltori e cittadini uniti per continuare a difendere chi lavora la terra e promuovere l’agricoltura familiare come risposta alle migrazioni. Ci schieriamo anche contro gli scafisti che lucrano sulla pelle di povera gente. Attraverso questa iniziativa – commenta Pietro Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – si pone all’attenzione che un prodotto agroalimentare su cinque che arriva in Italia dall’estero non rispetta le normative in materia di tutela dei lavoratori – a partire da quella sul caporalato – vigenti nel nostro Paese e infatti parliamo di “caporalato invisibile. Non è accettabile che alle importazioni sia consentito aggirare le norme previste in Italia dalla Legge nazionale sul caporalato ed è necessario, invece, garantire che dietro tutti gli alimenti, italiani e stranieri, ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con una giusta distribuzione del valore In Italia questo è un sistema vincente, costruito sull’attenzione alle persone, che trova le proprie radici nella storia agricola italiana, consentendo a molti di lavorare nelle campagne, privilegiando le culture locali, salvaguardando le biodiversità ed i territori senza cedere alla grandi produzioni indifferenziate lontane dalla nostra identità e distintività. Vogliamo unire le forze tra Focsiv e Coldiretti – ribadisce Molinaro – per dare risposte concrete di accoglienza e legalità nella nostra regione fedeli all’iniziativa “non lasciamo sola Rosarno coltiviamo gli stessi interessi».