COSENZA – Dichiara redditi personali e familiari per 1450 euro e chiede l’assistenza giudiziaria gratuita a spese dello Stato, ma spende oltre 130mila euro l’anno per viaggi e ristoranti. Le Fiamme Gialle di Cosenza hanno ricostruito l’effettiva posizione reddituale di una persona che, per beneficiare del gratuito patrocinio a carico dello Stato, aveva autocertificato redditi per 1450 euro riferibili al padre convivente, titolare di pensione sociale. La Guardia di Fianaza ha accertato l’effettivo reddito e stile di vita, scoprendo che viaggiava spesso sia in Italia che all’estero. Il richiedente il gratuito patrocinio è risultato titolare di ben tre società con capitale sociale complessivo pari a 170mila euro ed un volume di affari di oltre due milioni di euro. Quale socio unico ed amministratore, il soggetto, dichiaratosi ora non abbiente, solo nel 2014 sostiene e si fa rimborsare spese personali dall’azienda per oltre 130mila euro, attraverso l’utilizzo di 5 conti corrente e 5 carte di credito. Successivamente coinvolto in un procedimento penale, richiede l’ammissione al gratuito patrocinio a spese dello Stato, previsto per le persone con un reddito proprio e dei familiari non superiore a 11528 euro. Per la falsa dichiarazione reddituale il soggetto è stato denunciato alla Procura della Repubblica e saranno avviate le attività di recupero delle somme indebitamente erogate. Inoltre, le predette spese personali sono state segnalate all’Agenzia delle Entrate per i recuperi a tassazione.