Potenziamento e riordino del servizio mensa, la proposta di Mario Russo (RDU Unical)

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ARCAVACATA DI RENDE (CS) – Giunge da Mario Russo, studente di Giurisprudenza e militante di Rinnovamento Democratico Universitario, la proposta che approda in Consiglio degli Studenti per iniziativa di Nicola Caruso (Senatore Accademico), Giuseppe Chirillo (Consigliere DISCAG), Gianluigi Verta (Consigliere DISPES), Liliana Martirano (Consigliere DIMES), Pierpaolo Alessio (Consigliere DIBEST) e Michela Grimaldi (Consigliere DIMEG). Il documento mira all’efficientamento dei servizi già esistenti e all’implementazione degli stessi con nuove migliorie.

«Abbiamo pensato ad un documento che potesse contenere idee propedeutiche all’ottimo indirizzo già tracciato dal CDS guidato dal Presidente Domenico Tulino – dichiara Mario Russo – dedicandoci ad una rivisitazione dei servizi attivi, da affiancare a nuove misure. Proponiamo un riordino logistico delle file nelle mense di Economia e del Martensson come già avviene in quella di Ingegneria, con una distribuzione dei pasti che preveda l’accostamento nella stessa postazione delle varie portate, in modo da poter creare una fila ordinata e civile che velocizzi i tempi di attesa. Per la Mensa dei Martensson, nell’ala del bar, proponiamo la ricollocazione dell’area rifiuti nella zona dell’uscita, in modo da favorire il deflusso nelle ore di punta ed evitare il congestionamento dell’area stante tra le casse e i posti a sedere, anche per chi è in ingresso. Inoltre, ove questo non fosse già possibile grazie al segnale residuo di router non preposti a questo scopo, proponiamo l’installazione di punti Wi-Fi nelle tre mense, per consentire agli Studenti di usufruire di questo servizio nella pausa pranzo, che spesso è un breve break in una giornata di studio e lezioni. Infine, non possiamo ignorare che l’Università costituisce un microcosmo della società, che rispecchia vizi e virtù di quest’ultima, seppur rapportati alla nostra comunità studentesca. Non possiamo perciò trascurare i fattori sociali che ci circondano: tra questi, la tendenza a sviluppare un’alimentazione ipocalorica che favorisca il benessere fisico ed un buon proseguo di giornata dopo il pranzo. A tal proposito, non possiamo non notare che è frequente tra gli utenti il non utilizzo di 1-2 punti tra i 5 consentiti. Crediamo che quindi possa essere utile creare un’apposita tariffa ridotta (da concordare col gestore del servizio) collegata ad una contestuale riduzione dei punti da 5 a 3, in modo da consentire una più vasta gamma di scelta che avvicinerebbe nuova utenza, ad oggi impossibilitata a soddisfare questa diffusa preferenza e difatti esclusa dalla fruizione di questo servizio fondamentale. Questa è la nostra idea di questo servizio, sviluppata per rendere migliore la vita dei nostri colleghi nel nostro Ateneo».

 

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