Rossano, importante convegno dell’osservatorio nazionale sul diritto alla famiglia

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 Rossano (CS) – Continua il lavoro della sezione Rossano/Castrovillari dell’Osservatorio nazionale sul diritto di famiglia, associazione forense, che da anni si distingue per la formazione e aggiornamento professionale.

L’associazione, presieduta dall’Avv. Dora Mauro, l’8 giugno c.a. ha organizzato un convegno sul tema della  “conflittualità familiare tra mediazione e negoziazione assistita- il ruolo dell’avvocato”.

L’evento formativo, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Castrovillari, ha trattato, con la partecipazione di esperti in materia, il tema della mediazione familiare, quale occasione di confronto tra quanti quotidianamente aiutano le famiglie che decidono di affrontare i propri conflitti, percorrendo la via dell’ascolto.

La mediazione familiare permette ai coniugi di riconoscere i propri bisogni per giungere ad un accordo stabile, anche nell’interesse dei figli. Non semplicemente una negoziazione al fine di raggiungere un compromesso, ma un vero e proprio cammino che conduce al recupero del sentire e della dignità di ciascuno. In questo percorso, il ruolo dell’avvocato e del mediatore hanno una funzione fondamentale.

I lavori sono iniziati con i saluti di rito, in particolare l’intervento dell’Avv. Michele Marincolo, fondatore della sezione Rossano / Castrovillari dell’osservatorio e attuale coordinatore regionale di tutte le sezioni calabresi, ha posto l’attenzione sul prossimo importante appuntamento  del 24 giugno 2017 in occasione del primo Forum Regionale ove si tratterà il tema della “tutela del minore: profili sostanziali e processuali ” che si svolgerà in due sessioni con una tavola rotonda sul tema ” il tribunale della famiglia nel progetto della riforma ” .

Nutriti e molto interessanti sono stati gli interventi dell’avv. Icilio Martire ,  della dottoressa Ilaria De Vanna, del Presidente  della sezione civile del Tribunale di Castrovillari dott. Di Vincenzo Pede e dell’Avv. Anna Bonifiglio. L’occasione è servita da spunto e da stimolo  per lavorare su un progetto al fine di concretizzare un servizio di mediazione familiare all’interno del Tribunale  e fornire un aiuto alle famiglie “disgregate “.

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