Anno 107, Lunaria è nuovamente in fermento e per i Guardiani è giunto il tempo di chiamare a se i propri fedeli. Tempo di diffondere in tutti i mondi, dimensioni o gemme la chiamata degli spiriti padri. La piana brama nuova vita ed i Figli della Rovina reclamano il loro tributo.
Prendete una passione da sempre ostracizzata come il gioco di ruolo dal vivo, scegliete come scenario una sconfinata piana polverosa alla Mad Max, coadiuvate il tutto con una trama dai toni medievali, che ad ogni edizione si fa sempre più fitta ed infine unite alla formula centinaia di giocatori provenienti da tutto lo stivale. Ciò che otterrete è: Battle For Vilegis, il più grande evento g.r.v. massivo presente sul suolo italiano.
E’ passato circa un mese dal termine di questo evento, ma la nostalgia del suolo di battaglia ci porta a descrivere quanto più possibile un raduno che si presenta rilevante come pochi in Italia, sperando di non incappare in grossolane semplificazioni, non è cosa facile. Tuttavia già il definire il g.r.v. nella sua essenza potrebbe aiutare i neofiti a comprendere ciò che differenzia il gioco di ruolo dal vivo dalla controparte da tavolo.
Facciamo finta che…
Dicevano i bambini
Come in un gioco per bimbi, ciò che caratterizza B4V è un canovaccio: una sorta di storia in cui sono elencati in modo striminzito un inizio ed una manciata di eventi. Una linea guida poco definita, ma soprattutto non vincolante, poiché gli unici che hanno il potere di sviluppare questi eventi sono proprio i giocatori. Chiunque, accompagnato da una genuina voglia di divertirsi, una qualsiasi ambientazione fantasy e dal regolamento che definisce limiti e capacità del personaggio che si ha deciso di interpretare, può calarsi in questo mondo a metà strada tra uno spettacolo teatrale e un gioco da tavolo, indipendentemente da sesso ed età.
“Conquista e Domina”
Urla il grifone
Declinate ora tale definizione in un contesto decisamente più grande. Su Lunaria, a differenza del salotto di casa in cui le normali “ruolate da tavolo” prendono vita, sentirete chiaramente la vostra presa stringersi sull’elsa della vostra arma e i colpi subiti non si limiteranno a decrementare il vostro livello di punti vita. Come se non bastasse, ad aumentare la già alta sospensione d’incredulità addizionate l’altissimo numero di giocatori giunti in piana, ognuno di loro pronto a battersi per la gloria di una delle sette differenti casate che ha scelto di rappresentare. La mescolanza di questi semplici elementi, coordinati da un manipolo di narratori, dà vita ad un evento di ben cinque giorni in cui magici rituali, spettacolari battaglie campali, assedi e misteri da dipanare prendono corpo, come nel più vivido dei sogni.
Oltre raccogliere preziosi Cardini per la propria casata lo scopo di ogni giocatore è quello di contrapporsi in tutti i modi ai Figli della rovina, misteriose creature che si cibano dell’essenza dei viaggiatori.
Dimenticate lunghe descrizioni, manuali da consultare costantemente e meticolose preparazioni ad ogni incontro. A Vilegis il tempo è il peggiore dei tiranni e non poche volte capita d’esser disturbati all’interno degli accampamenti da giocatori o dalle sopracitate creature. Nessuno vi dirà cos’è meglio fare in ogni occasione, esattamente come accade nella vita reale.
Vi troverete a gioire di una idea brillante o a piangerne le conseguenze in caso di fallimento.
Fortunatamente, a mitigare il disastroso effetto degli insuccessi è la presenza del Fulcrum: il luogo dove tutti gli sfortunati caduti in battaglia non curati vengono irrimediabilmente attratti. Lì verrete giudicati e se la vostra morte verrà ritenuta indegna il Fulcrum v’infliggerà la temibile Stasi come punizione per le vostre sconsiderate azioni. Tale condizione consiste nel perdere ogni vostra capacità fino al mattino successivo, oltre a spostare irrimediabilmente l’attenzione dei Figli della rovina sul vostro campo.
Che scegliate d’esser sanguinosi orchi, eleganti elfi, maleodoranti scavenger o semplici umani non c’è miglior modo di conoscere Vilegis se non partecipando.
La vostra casata vi attende, desiderosa di accogliervi nel suo già nutrito pantheon di eroi. Ciò che rimane da fare è solo rispondere alla chiamata del guardiano.
Daniele Icelo Pezzolla
ph. Marco Moroni