Incendio devasta tendopoli San Ferdinando. Tavolo tecnico a Gioia Tauro

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tendopoli San Ferdinando

SAN FERDINANDO (RC) – La notte scorsa un incendio di vaste dimensioni ha distrutto numerose baracche e alcune tende della Protezione Civile nella tendopoli di San Ferdinando.

L’incendio si è estinto da solo. I migranti, infatti, hanno impedito ai vigili del fuoco di arrivare a spegnere il rogo che ha interessato alcune baracche ai margini della tendopoli.

L’allarme è scattato intorno alle tre di notte e sul posto oltre alle forze dell’ordine sono intervenuti anche i Vigili del fuoco. Secondo quanto si è appreso vi sarebbe stato solo un ferito lieve.
L’origine dell’incendio resta incerta. Al momento sembrerebbe che non si tratti di un fatto doloso, ma le indagini di carabinieri e polizia vanno avanti.
Nella tendopoli vivono adesso circa 600 migranti, mentre nel periodo invernale in occasione della raccolta degli agrumi, la presenza si raddoppia.

Intanto l’Unione Sindacale di Base fa sapere che a seguito degli eventi è stato convocato stamattina un Tavolo presso il Commissariato di Gioia Tauro al quale hanno partecipato il Prefetto di Reggio Calabria, il Sindaco di San Ferdinando, i vigili del fuoco, la Protezione civile e la delegazione dei braccianti agricoli organizzati con l’USB. Nel corso della riunione l’USB ha chiesto che sia garantito da subito a tutte le persone un posto dove dormire e i servizi minimi essenziali. Per adesso è stata individuata in via temporanea, da parte della Protezione civile, una ex fabbrica contigua alla tendopoli al fine di ospitare tra i 100 e i 159 braccianti rimasti senza nulla. Il Coordinamento Lavoratori agricoli USB ha ribadito la richiesta d’inserimento abitativo come soluzione alternativa al modello fallimentare della tendopoli. «Abbiamo inoltre ribadito – si legge nella nota – che non permetteremo a nessuno di strumentalizzare questa ennesima circostanza per portare a termine eventuali operazioni di sgombero o di deportazione».

I delegati del Coordinamento Lavoratori agricoli USB stanno lavorando da stanotte garantendo solidarietà tra i braccianti ad ogni livell e, attraverso lo Sportello assistenza, anche il sostegno amministrativo per i documenti smarriti tra le fiamme. L’USB ha lanciato infine uno stato di confronto permanente per rendere trasparente qualsiasi evento o decisione riguardanti il destino dei braccianti.

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