CASTROVILLARI (CS) – Archiviate l’anteprima ospitata nell’elegante giardino del Deja Vù Club e affidata ai travolgenti Groovin’ High, la serata al Castello Aragonese all’insegna dei ritmi incalzanti del portentoso batterista Antonio Sanchez, quella in cui nel chiostro del Protoconvento è stata indiscussa protagonista Linda May An Oh con il suo basso e l’inaugurazione della nuova sede della Gas Pollino sulle note blues e swing del trombettista Michael Supnik. Domani sera, nell’ultima serata castrovillarese del Peperoncino Jazz Festival 2017, a partire dalle ore 21.30 lo splendido chiostro del Protoconvento sarà scenario di una intensa serata a doppio set (posto unico 5 €), che verrà aperta dall’esibizione in solo del pianista Mario Panebianco, che torna nel cartellone del festival, dopo cinque anni di assenza, a grande richiesta.
Dopo essersi cimentato, nelle scorse edizioni, nella titanica impresa di rileggere e interpretare la prima parte dello storico “The Koln Concert” e altri importanti dischi a firma del grandissimo Keith Jarrett, questa volta Panebianco si riaffaccia sul palcoscenico del festival organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto artisticamente daSergio Gimigliano alla “guida del suo pianoforte” spinto semplicemente dalla voglia di comunicare, attraverso il linguaggio universale della musica, le proprie emozioni, nella convinzione che l’empatia fatta volare a bordo delle note, possa affrancare la mente da ogni pregiudizio, consentendole di superare qualunque barriera.
A seguire, dopo l’improvvisazione libera del talentuoso musicista castrovillarese, sul palco dell’evento, a chiusura di una ricchissima “cinque giorni” itinerante nei più bei luoghi cittadini, fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata da Mimmo Lo Polito e dal presidente dell’Ente Parco del Pollino Mimmo Pappaterra, patrocinata dalConsolato Generale degli Stati Uniti d’America a Napoli e realizzata anche grazie al prezioso supporto di aziende del territorio (Gas Pollino, Ottica Di Lernia, Pollino Gestione Impianti, Gelateria Capani, Alia Jazz Hotel e Osteria La Torre Infame) e grazie alla promozione mediatica operata da importanti Media Partner qualiTelecastrovillari, abmreport e Kontatto Radio, salirà sul palco un vero e proprio talento del piano jazz internazionale: David Kikoski.
Considerato da molti anni come uno dei più completi ed efficaci pianisti presenti sulla scena mondiale, vanta un curriculum impressionante sia come leader (tra gli altri, nei suoi progetti figurano artisti del calibro di Al Foster, Eddie Gomez, Ed Howard e Billy Hart) che come sideman (si segnalano, in questo senso, le collaborazioni con musicisti quali John Scofield, Peter Erskine, Michael Brecker, Chris Potter, Joe Henderson, Dave Holland, Mike Stern, Chick Corea, John Patitucci, Toots Thielemans, Tom Harrell e Marcus Miller.
Tra le sue numerose collaborazioni illustri, inoltre, ce n’è una in particolare che spicca su tutte per longevità, ossia quella con il grande Roy Haynes, uno dei primi a scritturarlo dopo il suo arrivo a New York, che nutre per David una profonda stima musicale.
Indubbiamente dotato di un forte senso della narratività e dell’abilità ad individuare percorsi musicali inaspettati partendo da spunti che vengono colti e sviluppati dai musicisti attorno a lui con un grande senso di consapevolezza, nella tappa castrovillarese Kikoski sarà accompagnato dal TanoTrio, formazione nata lo scorso autunno a Boston dall’unione del giovanissimo sassofonista Daniele Germani, del contrabbassista Stefano Battaglia e del batterista argentino Juan Chiavassa.
Nel corso della serata, nel corso della quale sarà presente uno stand informativo delle bellezze naturalistiche del Parco Nazionale del Pollino gestito dalle Guide Ufficiali dell’ente e che si caratterizzerà anche nel segno dell’enogastronomia d’eccellenza grazie alla degustazione dei vini prodotti dalle Cantine Baroni Capoano e dei taralli del rinomatoPanificio di Cuti, il quartetto proporrà un repertorio vario, con brani originali e rivisitazioni di standard della tradizione jazzistica americana che spaziano da John Coltrane a Wayne Shorter, da Ornette Coleman al jazz dei giorni nostri.
A seguire, poi, la musica del Peperoncino Jazz Festival si sposterà nell’isola pedonale di Castrovillari, laddove, grazie al Pub “Officina del Gusto” la ricchissima “cinque giorni” del festival si concluderà con il “Dee Jazz Set” a cura vinyl selector reggino Alex Perdido, che proporrà una selezione di brani ad alto coinvolgimento ritmico presentando il suo progetto “Funk Machine”.
Prima di approdare in Sila per una intensa “cinque giorni” all’insegna dei suoni nordeuropei in programma dal 26 al 30 luglio prossimi, il XVI PJF venerdì 21 farà tappa nellapiazzetta Rosa Dei Venti a Marina di Sibari con il concerto degli scatenatissimi The Hoppers, mentre sabato 22 sarà la volta della tappa nel centro storico di San Marco Argentano all’insegna della musica d’autore a firma di Roberto Musolino.
Domenica 23 luglio, poi, la graffiante chitarra di Andrea Braido infiammerà il Parco Ecolandia, mentre il 25, dopo l’esibizione del giorno prima (lunedì 24) del chitarrista di John Patitucci, Yotam Silberstein, nel suggestivo scenario del Belvedere Santa Barbaraa Torano Castello, il compito di emozionare con la sua tromba e la sua magnifica voce il pubblico accorso nel Parco Acquaviva alle Terme Luigiane, spetterà a Benny Benack III.