COSENZA – Sull’emergenza idrica continua il braccio di ferro fra il primo cittadino di Cosenza e la Sorical. Proprio quest’ultima, in replica a quanto dichirato ieri in conferenza stampa da Occhiuto, ha dichiarato quanto segue: «Il sindaco Mario Occhiuto nel corso della recente conferenza stampa ha espresso considerazioni sulla gestione della Sorical che non trovano alcun fondamento.
Nel merito, il sindaco dice che la Regione ha ha speso 400 milioni di euro in investimenti e non si sa dove siano andati a finire”, avrebbe fatto meglio a leggere i Bilanci della Sorical, validati anche da società di revisione, così avrebbe appreso che la Società, quando nel 2004 è subentrata alla Regione nelle gestione degli acquedotti regionali, ha completato e avviato investimenti per oltre 250 milioni di euro, di cui 150 milioni di fondi pubblici. Non corrisponde al vero che “Il socio privato è andato via vendendo le quote ad un euro” , bensì, dopo la messa in liquidazione della società, ha manifestato la volontà di uscire dalla compagine, ma attualmente Veolià è socia di Sorical attraverso Acqua di Calabria.
E’ singolare che il sindaco chiami in causa Sorical per i mancati investimenti della rete comunale, quando sa bene che la società e la Regione non hanno alcuna competenza. La “legge Galli” affida ai Comuni la gestione delle reti idriche essendone proprietarie. E pertanto gli investimenti, li avrebbe dovuti fare il Comune con la tariffa che incassa dai cittadini, cifra congrua visto che ammonta a circa 10 milioni di euro.
Rispetto al provvedimento del Tribunale delle Acque di Roma, il sindaco Occhiuto continua a dire il falso. Il Tribunale si esprimerà nel merito ad ottobre, nei giorni scorsi ha solo respinto la richiesta cautelare della Sorical di sospensione dell’ordinanza, ritenendo che il danno che Sorical potrebbe allo stato subire, sarebbe solo eventuale ed in ogni caso configurebbe una responsabilità del Comune e non della società. Rispetto poi alle perdite di rete del Comune di Cosenza,l’unico dato ufficiale sul punto è la relazione resa dalla Corte dei Conti che denuncia il degrado delle reti. Il dato citato dal sindaco è stato evidentemente fornito dallo stesso Comune, visto che l’ISTAT non è né un ente misuratore, né tantomeno certificatore.
Se le perdite fossero realmente del 37%, con le portate attualmente fornite da Sorical e dagli acquedotti comunali stessi, non solo verrebbero pienamente soddisfatti i fabbisogni dei cittadini, ma si avrebbe un surplus di circa 10.000 metri cubi al giorno!»