La liuteria di Bisignano fra tradizione e futuro

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BISIGNANO (CS) – Si è tenuto ieri in piazza Collina Castello, davanti alla scenografica struttura del Museo della Liuteria, il convegno sulla liuteria Bisignano se, famosa in tutta Europa, alla presenza dei mastri liutai Andrea Pontedoro e Francesco Pignataro assieme al sindaco di Bisignano Francesco lo Giudice e l’assessore alla cultura Ornella Gallo. Il tutto coronato da uno stupendo concerto di “Alfabeto runico”, gruppo musicale della Puglia settentrionale.
L’inizio alle danze è stato dato dal neo sindaco Lo Giudice, amante della musica, con quello che è stato il tema predominante della serata: «Bisignano ha questa grande fortuna e l’amministrazione deve fare di tutto per valorizzarla. E’ un’eccellenza, quella della liuteria bisignanese, non solo della Calabria e del sud Italia ma di tutto il mondo. Per questo il Museo della Liuteria deve diventare un polo di eventi: mostre, concerti, convegni, il tutto atto a rendere il posto che spetta a Bisignano nel panorama di creazione artistica mondiale».
Successivamente è intervenuta l’assessore Gallo che, ammettendo che il tema fosse terreno per lei in buona parte inesplorato, ha annunciato un impegno senza pari per ridare lustro al glorioso passato della cittadina investendo appunto in beni immateriali come le maestranze liutaie. «Solo così i nostri giovani possono scommettere su Bisignano per il loro futuro. E tutto questo creando arte che genererà arte» conclude Gallo.
Così si comincia a parlare di A.L.B., l’Associazione Liutaria Bisignanese, progetto di Pignataro, Pontedoro e Luca Gencarelli che in questi anni è riuscito in innumerevoli vittorie. Oltre che l’apertura del museo, i fondatori annunciano «l’imminente riapertura della scuola di liuteria nel nostro paese in onore al modo di lavorare unico dei nostri maestri. Inoltre creeremo un consorzio di liutai per dare una mano a tutti gli allievi che vorranno inserirsi nel panorama di questa vocazione. Non basta la scuola, bisogna creare un contesto di trasmissione, una formazione professionale perché i clienti a cui ci rivolgiamo sono musicisti professionisti. La liuteria italiana è ammirata in tutto il mondo, se non si riesce a lavorare come si deve si rischia il fallimento. E Bisignano ha un enorme potenziale».
Dopo queste confidenze fatte in una leggera chiacchierata tra i due liutai di successo, la serata è stata chiusa dal concerto di Alfabeto runico, due contrabbassi suonati rispettivamente da Nicola Scagliozzo e Andrea Resce e la cantante suonatrice di violino Marta dell’Anno, i quali hanno riscosso un’enorme apprezzamento del pubblico il quale oltre ad applaudire ha avuto modo di visitare il museo, aperto per l’occasione fino a tarda notte.

Alfredo Arturi

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