La Reggina esce imbattuta dall’Armando Picchi

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LIVORNO – REGGINA 3 – 3

Marcatori: 32′ Rizzato (R), 39′ rig., 63′ Dionisi, 42′ Paulinho, 73′ Gerardi (R), 80′ Barilla’ (R)

LIVORNO: Fiorillo; Bernardini, Emerson, De Carli; Salviato (75′ Ceccherini), Molinelli (83′ Vacca), Duncan, Lambrughi; Schiattarella, Paulinho, Dionisi (67′ Dell’Agnello). A disp.: Aldegani, Gemiti, Bigazzi, Biasci. Allenatore: Sig. Nicola.

 REGGINA: Baiocco; Adejo, Di Bari, Bergamelli; Antonazzo, Hetemaj, Armellino  (65′ Barillà), Rizzato; Sarno (81′ Bombagi), Gerardi,Di Michele (67′ Comi). A disp.: Facchin, Lucioni, D’Alessandro, Giannattasio. Allenatore: Sig. Dionigi.

Arbitro: Sig. Merchiori di Ferrara

Ammoniti: Paulinho, Lambrughi, Schiattarella (L), Armellino, Hetemaj, Barillà (R); a fine primo tempo allontanato dal terreno di gioco Dionigi.

Nel posticipo delle 18 la Reggina rimonta da 3-1 a 3-3 e porta a casa un altro punto che fa tanto morale. In caso di sconfitta, gli amaranto sarebbero stati agganciati dal Vicenza e superati dal Bari. Il pareggio invece permette di galleggiare in zona playout. Al Picchi, entrambe le squadre in emergenza tra infortuni e squalifiche: Nicola deve far fronte a tre assenze pesantissime. Nella rifinitura si blocca Mazzoni e tra i pali torna Fiorillo. In avanti, dove mancherà per tutta la stagione Siligardi, al posto dello squalificato Belingheri gioca Schiattarella. A centrocampo per gli attacchi influenzali di Luci e Gentsoglou, si rivede dal primo minuto Molinelli. Dionigi, con un inedita difesa, con il terzetto Adejo-Di Bari-Bergamelli. A centrocampo Armellino al posto di Barilla e il rilancio dopo parecchio tempo del piccolo fantasista Sarno. In attacco a sorpresa Gerardi è preferito a Comi, a far coppia con Di Michele. Partita con il Livorno che mantiene una netta superiorità territoriale senza però essere mai pericoloso dalle parti di Baiocco. La prima occasione pericolosa arriva dopo 20′ con una bella girata di Paulinho di poco a lato. Dieci minuti dopo ci prova Dionisi, la sua conclusione non inquadra la porta. Al 33′, Sarno inventa un assist per il capitano, sulla cui botta, di prima intenzione, Fiorillo è battuto. Il vantaggio, però, dura appena sette minuti. Hetemaj, sugli sviluppi di una rimessa laterale, stende Schiattarella in area di rigore e l’arbitro assegna il penalty, con Dionisi che trasforma spiazzando Baiocco e mostrando una maglietta dedicata allo sfortunato Siligardi. Rigore tanto netto quanto ingenuo per non dire altro in quanto il giocatore del Livorno era defilato in una posizione dove non poteva nuocere. Al 43′, Adejo incerto su Paulinho che sul cross di Salviato lo anticipa, e mette dentro, per il brasiliano è la tredicesima rete stagionale. Si va al riposo sul parziale di 2-1.

Al rientro dagli spogliatoi Dionigi rimane nel tunnel e guarderà il resto della partita dalla tribuna, allontanato dall’arbitro per proteste. La prima emozione della ripresa arriva al 49′, bravo Fiorillo a neutralizzare in corner la conclusione di Di Michele. Un minuto dopo Di Michele, mette una palla per Gerardi, che non ci arriva per questione di millimetri. Gli amaranto di casa mantengono una lieve supremazia territoriale senza essere però troppo pericolosi, e sembrano condurre senza patemi d’animo il vantaggio, addirittura Salviato serve Dionisi che si gira sul sinistro e fulmina Baiocco, sorpreso sul suo palo. Qui la gara sembra chiusa definitivamente ma a riaprila è Gerardi, al 73’, con un tiro a scendere da 40 metri che batte un Fiorillo non esente da colpe. Brutta giornata per il portiere che diventa da incubo all’80’ quando su una innocua conclusione del subentrato Barillà regala il pareggio per una sua incredibile papera. Nei minuti di recupero Baiocco para un tiro dalla distanza di Ceccarelli e una conclusione di Dell’Agnello da due passi. La Reggina completa la dodicesima rimonta stagionale imponendo il pari in casa dei secondi della classe. Venerdi si ritorna in campo i labronici, alle 21, contro il Verona in uno scontro diretto per la serie A e gli amaranto alle 19 contro il Cesena per la salvezza.

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