Università d’estate, Magdi Allam a Soveria: «Una rivoluzione culturale per salvare l’Occidente»

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SOVERIA MANNELLI (Cz) – «L’Europa rischia di scomparire come l’impero romano. Per salvarsi deve recuperare identità e valori attraverso una rivoluzione culturale». È questo il messaggio che Magdi Cristiano Allam ha evidenziato concludendo le lezioni della tredicesima edizione dell’Università d’Estate di Soveria Mannelli. Lo scrittore è stato introdotto nella Biblioteca “Michele Caligiuri” dal Sindaco della Città Leonardo Sirianni che ha illustrato il docente della serata e dai direttori dell’Università d’Estate Mario Caligiuri (“occorre comprendere la realtà al di là dei luoghi comuni”) e Florindo Rubbettino (“l’età media dei giovani islamici rappresenta una questione fondamentale”). Allam ha proseguito sostenendo che «è fondamentale recuperare porre un argine al tracollo demografico. Questa è la principale emergenza, ponendo fine alla follia suicida dell’autoinvasione e autosostituzione delle nostre popolazioni, aprendo illimitatamente e incondizionatamente le nostre frontiere». Per lo scrittore «l’Italia deve riscattare la propria sovranità monetaria, legislativa e giudiziaria, promuovendo un nuovo modello di Stato, di sviluppo e di società che corrisponda al bene degli italiani, incentrato sulla microdimensione che storicamente ha fatto grande l’Italia, ponendo fine alla deriva del globalismo e dell’europeismo, che hanno fatto precipitare l’Italia negli ultimi posti delle classifiche mondiali». Secondo Allam «la  dittatura finanziaria non potrebbe esistere senza la dittatura informatica. L’idolatria della rete toglie spazi di libertà ai cittadini poiché promuove una realtà basata sulla moneta e la dimensione virtuale dei rapporti, snaturando le basi della civiltà occidentale incentrata sulla persona».
Lo scrittore ha concluso sostenendo che «all’Italia serve una rivoluzione culturale che parta dal basso. Non a caso l’unica forma di democrazia vera è rappresentata dalle elezioni comunali dove c’è un rapporto reale tra eletti ed elettorali, dopo di che la distanza diventa incolmabile». È seguito poi un vivace dibattito, animato dalle domande dei partecipanti. Con quella di Magdi Cristiano Allam si sono concluse le lezioni della manifestazione, che prosegue oggi e domani con attività laboratoriali. La prima lezione è stata tenuta lo scorso 11 agosto dal giornalista e scrittore, direttore del “Vittoriale degli Italiani” Giordano Bruno Guerri che vent’anni fa ricoprì il ruolo di assessore comunale al dissolvimento dell’Ovvio a Soveria Mannelli, inventando la prima notte bianca d’Italia. Guerri ha parlato de “Il futuro della storia”, che è il tema della tredicesima edizione dell’Università d’Estate. Nell’occasione, lo storico ha evidenziato che non sappiamo quanto possa durare l’Italia. La seconda lezione è stata tenuta venerdì 25 agosto da parte del Segretario della Democrazia Cristiana dal 1982 al 1989 e Presidente del Consiglio nel 1988 e 1989 Ciriaco De Mita che ha affrontato il tema “Il futuro della democrazia”. Per De Mita ci sono ancora oggi spazi politici e culturali per una presenza democratica e cristiana nel nostro Paese. La segreteria organizzativa è stata curata dall’associazione “Fiore di Lino” mentre le lezioni sono state seguite da Radio Radicale e Liberi.tv. L’Università d’Estate è stata promossa dal Comune di Soveria Mannelli, insieme alla Fondazione “Italia Domani” e della Rubbettino Editore, oltre che con la collaborazione dell’Associazione “Fiore di Lino”, dell’Associazione Imprenditori del Reventino, della Pro-Loco e dell’Istituto di Istruzione Superiore “Luigi Costanzo” di Decollatura. L’iniziativa si è svolta nell’ambito delle manifestazioni culturali di “Essere a Soveria”, sostenute dalla Regione Calabria.

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