Operazione “Artemide “, tre misure cautelari e sequestro beni a esponente cosca Longo-Versace

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REGGIO CALABRIA – I Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palmi, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, che dispone una misura restrittiva personale nei confronti di Tassone Francesco, Rugnetta Giuseppina e
De Maria Maria Assunta. L’accusa, a vario titolo, è di concorso nel reato di intestazione fittizia di beni al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniali.
Il citato provvedimento costituisce l’epilogo delle attività investigative, condotte dal
G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Calabria, sotto la direzione della
Procura della Repubblica di Palmi, nei confronti del defunto Tassone Salvatore
Domenico imprenditore di Giffone ritenuto esponente della cosca di
‘ndrangheta Longo – Versace di Polistena e figura rappresentativa di diverse cosche
della Piana e della zona jonica della provincia di Reggio Calabria.
Le indagini hanno consentito di acclarare condotte illecite – integranti l’ipotesi di reato di cui all’art. 12
quinquies L. n. 356/1992 (trasferimento fraudolento di valori) – funzionali ad eludere/evitare
l’applicazione di nuove misure cautelari/ablative in capo al Tassone Salvatore
Domenico risultato essere il dominus di attività imprenditoriali e beni immobili,
direttamente e immediatamente nella disponibilità del medesimo ma fittiziamente intestati
a parenti/affini quali la coniuge De Maria Maria Assunta, il figlio Tassone Francesco, la nuora Rugnetta Giuseppina, con il concorso di Pelli Vittorino e Vilardi Paolo Vittorino, entrambi di Reggio Calabria.
In particolare, è emerso che Tassone Salvatore Domenico ha gestito di fatto l’impresa agricola individuale formalmente intestata alla nuora
Rugnetta Giuseppina;  ha concordato la compravendita occulta di numerosi ed estesi terreni attraverso la stipula di un simulato contratto di affitto di fondo rustico con Vilardi Paolo
Vittorino e Pelli Vittorino, i quali acconsentivano ad apparire formalmente proprietari
dei citati terreni in realtà venduti al Tassone.
Nel dettaglio, è emerso che la ditta individuale di Rugnetta Giuseppina risultava essere lo schermo giuridico dietro il quale Tassone Salvatore
Domenico continuava a svolgere le sue attività imprenditoriali.

Le attività di indagine hanno consentito, poi, di appurare la permanente intestazione fittizia
di un notevole numero di particelle di terreni a Pelli Vittorino e Vilardi Paolo
Vittorino consentendo così a Tassone Salvatore Domenico, mediante la stipula di un
fittizio contratto di affitto agrario dissimulante una già realizzata compravendita, di disporre
giuridicamente e di fatto dei predetti terreni senza il rischio di incorrere in provvedimenti
ablativi dell’A.G.
Alla luce di tali risultanze, con l’odierno provvedimento, il G.I.P. del Tribunale di Palmi, su
richiesta della citata Procura della Repubblica, valutate le esigenze cautelari in ordine alla
propensione a delinquere degli indagati, ha disposto: ildivieto di dimora nella Provincia di Reggio Calabria, nei confronti di Tassone
Francesco; l’ obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di De Maria
Maria Assunta e Rugnetta Giuseppina; il sequestro preventivo del seguente patrimonio stimato in circa 10 milioni di
Euro, costituito da:n. 53 terreni agricoli insistenti in Cinquefrondi, con un’estensione
complessiva pari a circa 371 ettari; impresa agricola individuale “Rugnetta Giuseppina”, P.IVA 01624050801, con sede in San Procopio, esercente l’attività di commercio all’ingrosso di
legname, utilizzo di aree forestali, colture olivicole, costruzione di edifici.

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