Il riesame della suddetta autorizzazione è una semplice procedura, diversa dalla sospensione o dal ritiro, normata dalla legge, il cui scopo è di riuscire ripetere ex novo tutto l’iter per ottenere una nuova AIA, alla luce delle prescrizioni imposte della Regione Calabria, delle nuove tecnologie e norme subentrate nel corso degli anni e delle innumerevoli osservazioni presentati dai legali e dal Cap.
Crediamo sia una scelta consequenziale e soprattutto coerente a seguito delle rilevazioni olfattometriche effettuate e alle già citate prescrizioni imposte dal Dipartimento Ambiente alla Mi.ga srl, che, prevede la riapertura dell’impianto in maniera graduale e con il permanere di controlli stringenti.
Tutto ciò conferma inequivocabilmente che lo studio di impatto ambientale, approntato in occasione del rilascio dell’AIA all’impianto di Celico, non è stato in grado di determinare gli effetti negativi nell’ambiente circostante. Ci preme evidenziare che questo è un procedimento che si può perseguire senza rischi per le casse pubbliche, e possibilità di ricorsi al Tar e/o richieste di risarcimento danni. Inoltre, ci permetterebbe di rendere parte attiva sia l’Ente Parco che il Comune di Rovito non tenuti in considerazione nel precedente iter autorizzativo.
La richiesta di riesame dell’AIA renderebbe piu efficaci tutte le cause in pendenza, sia dei Comuni che del CAP, in quanto metterebbe in evidenza il fulcro del problema che ha portato alla devastazione del nostro territorio e ha attentato alla salute e al futuro delle popolazioni presilane».