CATANZARO- «Il tango è un pensiero triste messo in musica», scriveva Borges. E lo scriveva considerando l’origine di questo ballo, nato in Argentina alla fine del XIX secolo nell’ambito di un processo di immigrazione che ha visto milioni di europei riversarsi nelle città argentine alla ricerca di un po’ di fortuna. Ma il tango, molto presto, diventa un mondo che non si riferisce solo a un ballo ma anche, e soprattutto, a uno stile di vita, un modo del tutto particolare di sentire l’esistente. Un mondo che viene restituito in tutta la sua forza dal duo Javier Girotto e Gianni Iorio.
Saranno loro, venerdì 6 ottobre alle ore 21, gli straordinari protagonisti del prossimo appuntamento del Festival d’Autunno che ha tutti gli ingredienti per essere considerato un evento davvero imperdibile.
Ma l’evento del Festival d’Autunno non è soltanto un concerto. E’ anche un’occasione per approcciarsi al mondo del ballo in un’altra straordinaria cornice del centro storico di Catanzaro: il chiostro del complesso conventuale attiguo all’oratorio. “Milonga al chiostro”, subito dopo l’esibizione dei musicisti, è il momento in cui ci si potrà lasciare suggestionare dal fascino della danza argentina grazie a una selezione di musiche del dj Rino Rotundo.
«Continua così – spiega Antonietta Santacroce, direttore artistico del Festival – una proposta culturale che ha una parola chiave che la ispira: commistione. Anche in questo caso il pubblico è soggetto protagonista del contesto in cui si fondono elementi artistici di varia natura. Un coinvolgimento emotivo che non può lasciare indifferente anche perché Girotto e Iorio sono capaci di far dialogare i propri strumenti in modo eclettico e affascinante, dimostrando un talento caratterizzato da una cifra stilistica inconfondibile».