CATANZARO – Sulla vicenda del sindaco di Riace Domenico Lucano, si registra la convergenza di posizioni, una volta tanto, tra il presidente della Regione Mario Oliverio ed il consigliere Carlo Guccione. Entrambi hanno pubblicamente manifestato la loro solidarietà al primo cittadino indagato dalla procura di Locri.
La telefonata del presidente della Regione
«Ho chiamato Mimmo Lucano per dirgli che gli sono vicino e per incoraggiarlo ad andare avanti e non mollare – si legge in una nota di Oliverio – Le indagini della magistratura faranno piena luce su aspetti che non possono offuscare un’ esperienza di alto valore umano e, mi permetto di aggiungere, anche etico. Riace è e rimarrà un modello di accoglienza e di integrazione fondato sul rispetto della dignità di ogni essere umano. Mimmo ha speso tutto se stesso in questa impresa con generosità e disinteresse dimostrando, al mondo intero, che ci può essere una strada giusta per affrontare il fenomeno della immigrazione senza ricorrere alla agitazione della paura ed a uso della violenza».
Guccione: «Lucano simbolo della Calabria migliore»
Piena solidarietà a Mimmo Lucano, sindaco di Riace e simbolo della Calabria migliore. Conosco bene la statura morale di Mimmo che ha sacrificato la sua vita per aiutare chi viene da lontano e fugge da guerre e carestie. Sono stato a Riace e ho toccato con mano il suo impegno quotidiano. Non è un caso se Fortune ha inserito Lucano tra i 50 uomini più influenti al mondo. Sono sicuro che Mimmo dimostrerà facilmente la sua estraneità ai fatti che gli vengono contestati. Lucano rappresenta l’integrazione senza lucro, quella in grado di creare comunità, dialogo, democrazia».
Solidarietà anche da Rifondazione Comunista
«Il Comitato Politico Regionale del Partito della Rifondazione Comunista calabrese esprime la massima solidarietà al sindaco di Riace Mimmo Lucano – si legge in una nota – Il modello di accoglienza inclusiva e solidale che si realizza quotidianamente in quella cittadina è l’attuazione concreta di una concezione altra della persona, della vita, dei diritti. Di fronte a questa arrogante provocazione, non intendiamo utilizzare la triste e trita retorica della fiducia nell’accertamento dei fatti o nel successo della difesa formale. I fatti e la sostanza sono davanti agli occhi del mondo e parlano da soli. Queste manovre affondano le radici in un brodo di coltura che comprende i decreti Minniti, i rastrellamenti dei migranti predisposti dal Viminale, le sedi razziste dei fascisti, di Salvini e dei suoi alleati, le ordinanze discriminatorie dei sindaci PD, gli affarismi dei tanti “amici degli amici” che si arricchiscono con progetti farlocchi, le chiacchiere dei delegati regionali all’immigrazione: elementi riprovevoli che tendono a demolire chi opera concretamente, bene e con plauso internazionale. Siamo stati, siamo e saremo sempre al fianco tuo e del tuo operato, compagno Lucano».