VIBO VALENTIA – «Non è una letio ma un’esortazione a salvare l’anima attraverso la scrittura e la lettura». È un Gianni Vattimo a tutto campo quello che oggi ha coinvolto il pubblico del Festival Leggere&Scrivere 2017 con la sua lectio magistralis dal titolo “Leggerescrivereanima”. La lectio del filosofo torinese si è sviluppata partendo dal racconto delle prime esperienze di insegnante in una scuola di formazione professionale cattolica alle docenze umanistiche nella scuola media “Rosmini”, passando per l’impegno politico e le approfondite ricerche eseguite durante la sua brillante carriera. Con un’attenzione particolare alla filosofia tedesca – l’esistenzialismo di Martin Heidegger il superuomo di Friedrich Nietzsche, lo storicismo marxista – Vattimo si è soffermato sulla vita interiore, l’interpretazione della scrittura e tanto altro. Sul palco del festival si sente a suo agio: recita versi e poesie, brioso. Mite. Cita Bertolt Brecht e Georges Brassens. «Il Nietzsche che più mi persuade – ha spiegato Vattimo – è il Nietzsche politico, più precisamente il filosofo dell’Uomo Moderato. Il nichilismo culmina per Nietzsche con la caduta dei veli che mostrano la pura struttura di dominio. I deboli falliscono. Ma chi sopravvive? Per Nietzsche vincerà l’uomo più moderato, l’uomo che ha sufficiente ironia e distacco da non lasciarsi coinvolgere dai rapporti di dominio…».