CATANZARO – COSENZA 2-1
CATANZARO (3-4-3): Nordi 6; Riggio 6,5 Di Nunzio 6,5 Gambaretti 6,5; Zanini 6,5 Onescu 6,5 Benedetti 6,5 Nicoletti 5,5 (17’ st Icardi 6); Marin 6,5 (27’ st Maita 6,5) Infantino 6,5 (27’ st Puntoriere 5,5)Letizia 6,5 (5’ st Falcone 6). In panchina: Marcantognini, Marchetti, Spighi, Kanis, Pellegrino, Imperiale, Lukanovic. Allenatore: Dionigi 6
COSENZA (4-3-1-2): Perina 5,5; Corsi 6 Dermaku 6 Idda 5,5 Pinna 5,5 (16’ st D’Orazio 6,5); Bruccini 6 Calamai 6 (21’ st Loviso 5,5) Palmiero 6 (13’ st Caccavallo 5,5); Mungo 5,5 (13’ st Mendicino 6); Baclet 5,5 Statella 6. In panchina: Saracco, Boniotti, Pascali, Pasqualoni, , Trovato. Allenatore: Braglia 5,5
ARBITRO: Viotti di Tivoli 5,5
MARCATORI: 31’ pt Zanini, 1’ st Letizia (CZ), 49’ st D’Orazio (CS)
NOTE: spettatori 6mila di cui 513 ospiti. Ammoniti: Pinna, Calamai, Mendicino (CS), Zanini, Marin, Onescu (CZ). Angoli: 4-7. Recupero: 3‘ pt, 6‘ st
CATANZARO – Finisce 2 – 1 per il Catanzaro uno dei derby di Calabria dagli incroci più intriganti degli ultimi anni. Nel capoluogo c’era attesa per il ritorno da avversario di Pierino Braglia, bandiera giallorossa in A e allenatore dell’ultima promozione in B. Dall’altra parte invece occhi puntati sugli ex Letizia e Zanini, alla fine uomini chiave nel pomeriggio del Ceravolo.
Tanti calci poco calcio
Primo tempo che rispetta il copione degli ultimi derby: tanto agonismo, certificato da ben quattro ammonizioni e squadre preoccupate di concedere il meno possibile all’avversario. Il Cosenza cerca soprattutto di sorprendere il lato debole della difesa ospite, con frequenti cambi gioco in direzione di Statella. La prima vera occasione per gli ospiti nasce però da calcio d’angolo. I rossoblu si muovono in blocco verso il primo palo, attirando la difesa e liberando Baclet sul secondo. Il francese però in tuffo di testa spedisce di poco a lato. Da questo momento in poi il Catanzaro prende campo. Il 3-4-1-2 di Dionigi, con Marin a basculare tra centrocampo e attacco, cerca di sviluppare soprattutto sulla fascia sinistra, con Benedetti che si allarga per offrire un appoggio sicuro e Letizia che viene incontro. Proprio da una situazione simile le aquile creano l’occasione più limpida dei primi minuti. Letizia si allarga in fascia e crossa. Sulla ribattuta della difesa arriva Marin, che da 18 metri calcia di poco a lato alla destra di Perina.
La sblocca l’ex Zanini
I padroni di casa, nella fase centrale del primo tempo mantengono il controllo. Al 29′ però il Cosenza bussa alla porta di Nordi: traversone di Baclet sul secondo palo e colpo di testa di Statella che sovrasta Nicoletti. Ma il portiere ex Trapani blocca in presa plastica. Potrebbe essere un segnale positivo per i lupi. Il Catanzaro però riesce a sfruttare la situazione che preferisce: attaccare lo spazio alle spalle della difesa. Così Zanini taglia dietro la linea difensiva avversaria alta a centrocampo, riceve un filtrante e buca Perina sotto le gambe. Vantaggio giallorosso e Cosenza che fisiologicamente prova a occupare la metà campo avversaria. I terzini in particolare hanno molta libertà di ricevere. Proprio un terzino, Corsi, a tempo quasi scaduto crossa dalla destra. Baclet prende posizione e di testa fa la sponda su Calamai che colpisce il montante. Finisce così il primo tempo, col Cosenza ovviamente preoccupato di recuperare lo svantaggio.
Ancora una volta tocca ad un ex, 2-0 di Letizia
Al 3′ Calamai dal fondo crossa a ridosso del limite, dove Bruccini controlla e calcia di pochissimo fuori. A questo punto Braglia si gioca il tutto per tutto e passa al 4-2-4 con gli ingressi di Caccavallo e Mendicino. Baclet ora è più vicino alla porta e può far valere la propria tecnica. Al 20′ prende contatto col difensore, riceve il passaggio in area e calcia di destro rasoterra. Nordi va giù bene e manda in angolo.
Braglia si gioca il tutto per tutto
Il Cosenza prova a sfondare soprattutto sulla sinistra, dove Statella riceve, rientra sul destro e favorisce le sovrapposizioni del neo entrato D’Orazio. La difesa giallorossa però riesce a coprire bene l’area e a respingere i cross avversari. L’occasione più grande capita comunque tra i piedi di un giallorosso: break sulla sinistra di Maita che serve un preciso filtrante a Puntoriere. L’ala reggina però, a due passi dalla porta, calcia addosso a Perina. Il Catanzaro gioca sulle ali dell’entusiasmo, appoggiandosi alle spalle larghe di Maita bravo a tenere palla a centrocampo. Al 34′ altra grande occasione per i padroni di casa. Zanini si avventa su un pallone vagante sul centro sinistra e calcia dai 25 metri. Perina è incerto sul tuffo e la palla bacia il palo.
Catanzaro vicino al tris, rete della bandiera di D’Orazio
Aquile vicine al terzo gol anche tre minuti più tardi con un inserimento di Benedetti alle spalle della difesa. L’ex centrocampista del Cittadella però spara addosso al portiere. Qualche minuto dopo sono gli uomini di Braglia a creare l’occasione forse più clamorosa del secondo tempo sfruttando l’ampiezza del 4-2-4. Cross di Caccavallo dalla destra e respinta corta di Nordi; la palla vaga in area e Mendicino calcia a botta sicura. Di Nunzio però si frappone tra palla e porta e salva momentaneamente il risultato. Al 49′ però i bruzi accorciano le distanze. Col Catanzaro colpevolmente scoperto Baclet punta la difesa e serve la sovrapposizione di Mendicino. L’attaccante scuola Lazio entra in area ma perde palla a causa di un probabile fallo. L’arbitro però non assegna il rigore perché D’Orazio è lesto a intervenire sul pallone e a siglare il gol del definitivo 2-1.
Vince il Catanzaro il derby di Calabria
Finisce così, col Catanzaro che torna alla vittoria in un derby dopo due anni. Per Dionigi segnali confortanti dal punto di vista dell’intensità e della concentrazione, con i tre centrali di difesa sempre vincenti nei duelli individuali. Per il Cosenza invece prestazione opaca, con poche idee in fase offensiva. Non esattamente il ritorno a Catanzaro che Braglia avrebbe sognato.
Emanuele Mongiardo