Siracusa – Catanzaro 2-1
SIRACUSA (3-5-1-1): Tomei; De Vito, Mucciante, Daffara; Mangiacasale,Mancino (25′ st Giordano), Toscano (7′ st Spinelli), Palermo, Parisi; Catania (37′ st Scardina); Bernardo. In panchina D’Alessandro, Di Grazia, Plescia, Vicaroni, Mazzocchi, Liotti, Grillo, Punzi. All: Bianco
CATANZARO (3-5-2): Nordi; Gambaretti, Di Nunzio, Sirri; Nicoletti (21′ st Icardi), Marin (20′ st Maita), Benedetti (40′ st Cunzi), Onescu (21′ st Kanis), Zanini; Puntoriere (20′ st Lukanovic), Falcone. In panchina Marcantognini, Riggio, Marchetti, Spighi, Pellegrino, Imperiale, Anastasi. All: Dionigi
ARBITRO: De Santis di Lecce
MARCATORI: 15′ pt, 6′ st Parisi (S), 31′ st Falcone (C).
NOTE: Ammoniti: Daffara (S) , Falcone (C), Lukanovic (C). Espulso Di Nunzio (C). Stadio Nicola De Simone. Circa 150 tifosi del Catanzaro presenti sulle tribune. Recupero: 1′ pt, 4′ st.
La gara
SIRACUSA – Per il Catanzaro è duro il risveglio dopo l’entusiasmo post derby con il Cosenza. I giallorossi, decimati in attacco dall’assenza della coppia titolare Letizia-Infantino, vengono sconfitti dal Siracusa in una partita in cui comunque non sono mancati agonismo e applicazione, requisiti imprescindibili per Dionigi. Il tecnico giallorosso, dovendo sostituire il tandem d’attaco, decide di puntare su Puntoriere e Falcone, rinunciando ai centimetri di Anastasi, che sembra essere ai margini delle rotazioni offensive. Dall’altra parte Bianco opta per uno schieramento simile a quello degli avversari, puntando però su due attaccanti sfalsati in verticale, col talento e l’inventiva di Catania a supporto dell’ex Bernardo. La presenza tra le fila siracusane dell’ultimo uomo decisivo, prima di domenica scorsa, contro il Cosenza per il Catanzaro è quantomeno uno strano scherzo del destino proprio nella settimana post-derby. Da segnalare inoltre la presenza sulla corsia di sinistra di Fabio Mangiacasale, catanzarese di nascita ed ex giallorosso negli anni di gestione Provenza-Auteri.
Già dall’inizio si prefigura un match estremamente fisico, con Falcone e Daffara ammoniti dopo neanche 5′ per uno scontro. La fase iniziale non vede prevalere nessuna delle due squadre, ma al 15′ i padroni di casa riescono a trovare il vantaggio: sugli sviluppi di un corner Parisi riesce a saltare indisturbato, punendo una difesa del Catanzaro eccessivamente distratta. A quel punto gli ospiti sono costretti a cercare il pareggio e cercano di assestarsi nella metà campo siciliana sfruttando le solite trame di gioco sulle fasce. L’occasione più ghiotta nasce però da corner: Benedetti pennella e Sirri in acrobazia da pochi passi non riesce a sorprendere Tomei che blocca. Il secondo tempo segue inizialmente le stesse direttrici del primo. Il Siracusa però sa come difendersi e anzi riesce anche a trovare il raddoppio al 6′. I siciliani costruiscono sulla sinistra e arrivano al cross; Parisi ancora una volta brucia sul tempo la difesa calabrese e insacca il 2-0. Il Catanzaro per tutta risposta prova ad alzare ancora di più i ritmi. Ma a poco vale lo sforzo, data anche l’espulsione al 28′ di Di Nunzio per doppia ammonizione. Ma gli uomini di Dionigi non demordono ed è Falcone a dimezzare lo svantaggio impattando un cross di Zanini. Le aquile provano ancora una volta una rimonta in stile Trapani, ma nonostante l’impegno non riescono a creare ulteriori pericoli. Così, dopo 4′ di recupero, il signor De Santis decreta la fine del match.
Il Catanzaro sembra abbia assorbito per osmosi lo spirito tenace e combattivo del suo allenatore. Le trame di gioco si stanno affinando e il lavoro di Dionigi, al di là dei risultati, sembra dare risposte confortevoli per quanto riguarda le prestazioni. Riuscire a recuperare l’attacco titolare sarà importante, soprattutto per avere, oltre al talento di Letizia, un giocatore con le caratteristiche di Infantino, capace di abbassare le difese, pressare e giocare bene di sponda.
Emanuele Mongiardo