Terme Luigiane, appuntamento alla prossima stagione

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GUARDIA PIEMONTESE (CS) L’immagine di un gruppo di lavoratori sulle gradinate dell’atrio d’ingresso dello stabilimento nuovo delle Terme Luigiane segna il tempo della chiusura della stagione termale 2017, dopo otto mesi di intenso lavoro continuativo, dal 10 aprile al 9 dicembre.

La stagione è stata caratterizzata dal permanere in Calabria della cappa di caldo asfissiante, che ha condizionato e rallentato anche le attività delle cure termali da parte dei clienti, soprattutto nella prima quindicina del mese di agosto. Cure, stabilimenti e strutture alberghiere trovano in una esposizione fotografica, organizzata su una delle pareti dell’atrio d’ingresso del nuovo stabilimento, il segno tangibile di una storia di successo della nostra Calabria, testimoniata dall’impegno dei 270 lavoratori e dalla fedeltà della clientela, elevatissima ormai da anni grazie all’elevato standard qualitativo offerto.

Ancora una volta, come sta accadendo da tre anni a questa parte, con l’allungamento della stagione termale l’affluenza della clientela per la pratica delle diverse cure  è in crescita, nonostante il trend negativo a livello nazionale. Si è ormai giunti al numero di oltre 20.000 clienti, dei quali più del 30% proveniente da altre regioni italiane e dall’estero: Russia, Germania, Polonia, Francia, Svizzera e anche qualche americano.

Le prestazioni sono state 480.000 a fronte delle 442.078 del 2015; mentre per quanto riguarda le strutture alberghiere si sono registrate 4.000 arrivi, dei quali il 90% da altre regioni italiane e dall’estero, con un numero complessivo di 32.500 presenze rispetto alle 30.621 del 2015. E’ il caso di segnalare, inoltre, che circa quaranta comuni calabresi hanno organizzato dei gruppi di persone anziane per consentire loro di praticare le cure termali, utilizzando anche il contributo messo a disposizione dalle Terme Luigiane a copertura della spesa di trasporto.

La stagione termale che si è appena chiusa ha determinato ampia soddisfazione nella clientela, soprattutto quella proveniente da altre regioni italiane, e per loro bisogna migliorare le condizioni di accoglienza con riferimento a servizi pubblici e infrastrutture, oltre che all’indotto, specie fuori stagione. Il personale alla chiusura della stagione ha mostrato grande soddisfazione per l’incremento del numero di giornate lavorative e auspica che tale trend possa continuare anche per l’anno prossimo e gli anni successivi senza alcuna interruzione.

I risultati positivi e incoraggianti spingono la direzione delle Terme a predisporre quanto necessario, in tempo utile, per organizzare con rinnovate energie la prossima stagione termale. Nel futuro prossimo però le Terme Luigiane saranno al centro di una vicenda amministrativa e burocratica che desta grandi preoccupazioni nei lavoratori e negli operatori dell’indotto: si tratta delle procedure per la definizione della trasformazione della concessione delle acque termali.

Intanto alcuni rappresentanti della direzione delle Terme sono a Mosca in questi giorni per una campagna promozionale e per prendere e rafforzare i contatti con importanti tour operators internazionali.

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