[#ComicsReview] Nemesis, Magie e Misteri a San Fili

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Il 17 dicembre è stato presentato al pubblico il secondo numero di Nemesis, il fumetto horror indipendente ideato da Davide Rende e sceneggiato da Antonio Malfitano, che prevede una stesura in 5 volumi delle avventure dell’antropologo Tacito nella terra ricca di misteri, quale è San Fili.

LA TRAMA

La storia, scritta da Malfitano e inchiostrata da Rende, vede come suo protagonista l’antropologo Tacito Germano che, a causa di un incidente stradale, si vede costretto a fermare la sua vettura proprio davanti lo svincolo per San Fili. L’unico modo per proseguire il suo viaggio è quello di attraversare il piccolo paese bruzio. Così, dopo un breve ed arrendevole tête-à-tête con il funzionario stradale, che gentilmente gli sbarra la strada, lo studioso continua il suo percorso assieme alla compagna Daniela. Maledicendo l’asfalto dissestato, i due proseguono a velocità sostenuta, fino al palesarsi di un bambino al centro della carreggiata. La nefasta apparizione fa sbandare la coppia e, in seguito alla collisione con il guard rail, entrambi perdono i sensi. Al suo risveglio il malconcio protagonista, rimasto inspiegabilmente solo, decide di avventurarsi all’interno del paese per cercare soccorso.

Il secondo volume riprende la narrazione esattamente dove si era bruscamente interrotta nel primo albo. Il novello Dylan Dog, accompagnato dallo scorbutico Ivan (personaggio apparso nel primo fumetto), si trova costretto a dover attraversare nuovamente le anguste vie del borgo al fine di trovare padre Girolamo, uno dei cinque protettori dei gruppi di rifugiati sparsi per il posto e che nel precedente albo gli aveva dato il giusto consiglio per salvarsi. Lasciata la chiesa di Democrito, i due danno vita ad una macabra caccia allo zombie.

Come in altri momenti narrati nel precedente fumetto, in frangenti pregni di tensione emerge l’inadeguatezza del protagonista. Dopo aver perso il controllo ed aver attirato su di sé una inarrestabile orda di non-morti, i due moderni avventurieri sono costretti a separarsi. Ormai rimasto solo, lo studioso non può far altro che continuare a muoversi per i tetti del paese, fino al predestinato incontro con una delle ultime Magare, conosciute dai locali come bizzarre guaritrici e portentose veggenti, nonché figure chiave all’interno di tutto l’universo di Nemesis.

IL COMMENTO

Per tutte le 48 pagine di questo secondo capitolo, si percepisce un’ansia palpabile ben trasposta dalle matite di Rende. Ciò che a nostro avviso potrebbe apportare un grosso beneficio alla storia è un ampliamento della sceneggiatura, così da semplificare al lettore l’immersione all’interno della narrazione fin dal primo sguardo. Tuttavia, mettendo a confronto i due albi, notiamo una netta crescita dei due autori e una cura più privilegiata della storia, il che ci lascia ben presagire per i 3 volumi che ci separano dalla risoluzione del fumetto. Una perla notevole dell’opera è lo scenario di background utilizzato, realmente esistente, sia per quanto riguarda il piano fisico che quello esoterico: stiamo parlando di San Fili, terra che da secoli è al centro del folklore calabrese, tra leggende suggestive e bellissimi paesaggi. Calare Tacito in questa realtà aiuta a dar spessore alle vicende narrate, un antropologo in una terra ricca di racconti popolari. Riscontro lampante di tale spessore è la cura per gli scenari: entrambe le chiese rappresentate nei due volumi riportano fedelmente le strutture e gli ornamenti delle loro controparti fisiche.

La trasposizione in chiave horror del mito della Fantastica funziona altrettanto bene, tanto da rendere un piccolo paese calabro un setting calzante, senza nulla da invidiare a cornici più rinomate. Una leggenda tramandata nei caldi nidi famigliari i trasforma in una piaga da cui fuggire ad ogni costo.

La figura della Magara è un altro punto innovativo dell’opera, che conferisce un valore aggiuntivo a Nemesis: una figura mai utilizzata per un fumetto, ma tanto affascinante da catturare l’attenzione del lettore. I disegni ci ricordano quell’atmosfera bonelliana in bianco e nero, dove i misteri sono all’ordine del giorno e gli incubi ci aspettano placidi dietro l’angolo.

In definitiva siamo rimasti sorpresi da questa autoproduzione calabra che, anche se acerba sotto alcune sfaccettature, ha tutte le carte in regola per interessare e coinvolgere. Restiamo in piacevole attesa di leggere i prossimi capitoli della storia. 

 

Per maggiori informazioni sull’opera Nemesis, visitare la pagina ufficiale del fumetto.

 

Miriam Caruso

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