Diritto allo studio, raddoppiate le risorse, la soddisfazione di Viscomi

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Vicepresidente Antonio Viscomi

CATANZARO – Il Vicepresidente della Giunta regionale, Antonio Viscomi, esprime soddisfazione per i risultati raggiunti dalla Regione nel diritto allo studio universitario. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, infatti, ha condiviso con l’amministrazione regionale calabrese le intenzioni sul riparto del fondo integrativo statale per il diritto allo studio universitario che, per la Calabria, nell’anno 2017, è aumentato da 9 a 12 milioni di euro, quando già da 6 era salito a 9 milioni nell’anno precedente.

«Un risultato eccezionale -sottolinea Viscomi- che arriva grazie all’investimento della Regione Calabria che in Giunta abbiamo fortemente voluto, col Presidente Oliverio, destinare a borse di studio e prestazioni per gli studenti. Con grande decisione, infatti, da tempo abbiamo deliberato di dedicare al diritto allo studio universitario una quota di fondi Por 2014/2020 -prosegue il Vicepresidente- che ammonta a 2.300.000 euro annui, che si aggiunge ai 4.900.000 euro del bilancio regionale. Ciò significa che la Regione punta due volte sul diritto allo studio negli atenei. L’investimento regionale comporta la diretta erogazione di un maggior numero di borse e alloggi agli studenti -spiega Viscomi- ed è proprio su questo numero di prestazioni agli studenti che il Ministero calibra il suo contributo statale. Avendo fatto aumentare borse ed alloggi assegnati, quindi benefici sulla vita stessa degli studenti, siamo stati premiati dal fondo nazionale. Possiamo dire con orgoglio -rimarca Viscomi- di aver innescato un meccanismo virtuoso, perché più risorse annue significano più borse, quindi l’attuale incremento di 3.000.000 da parte dello Stato che porta a 12.000.000 in tutto l’importo nazionale sommato ai 7.200.000 della Regione, per un totale di quasi 20.000.000, produrranno da quest’anno un numero ancora più elevato di borse e alloggi agli studenti delle università calabresi. E, se si pensa che nel 2014 si era toccato il minimo storico di 4.700.000 euro, si può capire bene l’inversione di tendenza prodotta. Stiamo incidendo profondamente sulla vita dei giovani calabresi e questo mi riempie di soddisfazione. Sono queste le svolte positive che la Calabria attende e per le quali impegniamo tutte le nostre energie. Possiamo dire di aver lavorato per estinguere la figura dell’idoneo non beneficiario, un limite in una terra in difficoltà contro cui abbiamo lavorato strenuamente. Il forte incremento che abbiamo stabilito e scatenato in rapporto alle risorse statali – conclude il professor Viscomi – impegnerà anche nel futuro la politica calabrese e nazionale a tenere alto lo standard di servizi agli studenti, per garantire l’accesso universitario a tutti coloro che desiderano formarsi e acquisire gli strumenti necessari a realizzare le proprie aspettative e, in definitiva, a beneficio di tutta la comunità. Perché formare i propri figli e offrirgli di poterlo fare nella propria terra è uno dei più intelligenti investimenti che una società possa compiere, ricevendo risultati straordinari per il futuro della collettività».

 

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