Tonno Callipo ko in tre set al Pala Trento contro la Diatec Trentino

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Diatic Trentino – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-0 (25-16, 25-19, 25-21)

DIATEC TRENTINO: Kovacevic 8, Kozamernik 7, Vettori 7, Cavuto 3, Giannelli 4, Lanza 12, Teppan 3, Eder 10, De Pandis (L), Chiappa (L2). Non entrati: Hoag, Partenio, Zingel, Boninfante. Allenatore: Lorenzetti
TONNO CALLIPO CALABRIA VIBO VALENTIA: Costa 8, Coscione 1, Marra (L), Lecat 2, Izzo 1, Corrado 1, Massari 2, Domagala 4, Verhees 2, Patch 7, Felix 4, Presta 2. Non entrati: Torchia (L2). Allenatore: Fronckowiak
ARBITRI: Florian e Pozzato
NOTE – durata set: 22’, 26’, 27’. Tot. 75’. 2.929 spettatori, per un incasso di 17.095 euro. Diatec Trentino: 10 muri, 5 ace, 16 errori in battuta, 4 errori azione, 57% in attacco, 47% (28%) in ricezione. Tonno Callipo Calabria: 7 muri, 2 ace, 11 errori in battuta, 5 errori azione, 35% in attacco, 30% (18%) in ricezione. Mvp Lanza.

La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia conferma la tradizione negativa al Pala Trento ed incappa nella ventesima sconfitta in Regular Season in casa dei pluridecorati campioni della Diatec Trentino. Giallorossi (quasi) mai in partita al cospetto di un avversario con forti motivazioni, in primo luogo per il mantenimento del quarto posto in classifica. In casa Tonno Callipo, invece, l’ennesimo step in vista degli ottavi di finale dei play-off per il quinto posto. Niente da fare per Coscione e compagni e per la panchina giallorossa che ha più volte provato a trarre dalla panchina quella linfa, quella forza per provare a rimontare l’avversario. Troppo debole la resistenza opposta dalla squadra di coach Fronckowiak che solamente nel finale del terzo set ha accarezzato l’idea di poter acciuffare il parziale allungando la partita.

Il tecnico brasiliano ad inizio gara ha schierato Coscione al palleggio, Patch opposto, Costa e Verhees al centro, Felix e Massari in posto 4, Marra libero. Il tecnico di casa Lorenzetti ha risposto con Giannelli in regia, Vettori opposto, Kozamernik ed Eder al centro, Lanza e Kovacevic di banda, liberi De Pandis (ricezione) e Chiappa (difesa).

La gara

Poco da raccontare nel primo set con Trento da subito avanti, mentre la Tonno Callipo a metà set aveva già esaurito i due time-out a disposizione. Coscione e compagni faticano ad entrare in partita e Trento prevale 25-16. Nel secondo set il copione non cambia con i padroni di casa da subito avanti già nelle prime fasi. La panchina giallorossa inizia delle rotazioni continue dalla panchina, ma la Diatec arriva a trovare anche dieci punti di vantaggio sul 21-11. Poi arriva la reazione dei giallorossi che si portano fino al 22-17. Corrado annulla la prima palla set, ma è Lanza a far sorridere i suoi con il punto del 25-19. Bene la Tonno Callipo nel terzo set in avvio con Izzo al palleggio al posto di Coscione e con la diagonale di posto 4 totalmente rinnovata con Corrado e Lecat al posto di Felix e Massari. Trento però allunga in fretta fino a portarsi sul 14-7, ma la Tonno Callipo si rende protagonista di una bella rimonta fino al 17-13 con Domagala e fino al 22-20 con l muro vincente di Costa. Ma nel finale Trento si ricompone e trova il 24-21 con Cavuto, mentre la parola fine al match la mette il muro trentino sul tentativo in attacco di Lecat.

L’analisi di Jacopo Massari

«Purtroppo dobbiamo ammettere di essere partiti molto male – ha commentato Jacopo Massari – , già dalle prime battute del primo set; rimane una costante il fatto che non riusciamo quasi mai a sfruttare le occasioni che abbiamo, quelle che potrebbero indirizzare il parziale. Anche in questa occasione si è inceppato quasi subito il nostro cambiopalla e questo ha permesso a loro di farci molto male. In particolar modo non siamo riusciti a interrompere i turni al servizio di Giannelli e Kozamernik, permettendo alla Diatec di costruirsi dei break importanti e decisivi. E’ difficile pensare di vincere contro squadre come Trento se concedi così tanto. In alcuni tratti della partita abbiamo provato a reagire, ma alla fine abbiamo sofferto troppo in attacco, andando a sbattere troppe volte contro il loro muro».

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