Catanzaro – Rende 0-1
CATANZARO (3-5-2): Nordi; Gambaretti, Di Nunzio, Sabato (25′ st Corado); Zanini (43′ st Puntoriere), van Rasbeeck (23′ st Onescu), Spighi (35′ st Valotti), Marin (36′ st Badje), Sepe; Infantino, Cunzi. In panchina Marcantognini, Nicoletti, Maita, Cason. All: Dionigi
RENDE (3-5-2): De Brasi; Pambianchi, Porcaro, Cuomo; Gigliotti, Laaribi, Franco (42′ st Boscaglia), Rossini, Blaze; Actis (21′ st Ricciardo), Ferreira (20′ st Vivacqua). In panchina Polverino, Viteritti, Sanzone, Marchio, Piromallo, Germinio, Coppola, Felleca, Godano. All: Trocini
ARBITRO: Marcenaro di Genova
NOTE: Ammoniti Gambaretti (C), Marin (C), Infantino (C), Cunzi (C), Pambianchi (R), Laaribi (R), Blaze (R)
MARCATORI: 26′ st Franco
CATANZARO – Non riesce a trovare continuità il Catanzaro di Dionigi, che dopo la stentata vittoria della settimana scorsa con l’Akragas, non fa mai nulla di convincente per provare davvero a vincere il derby col Rende.
Primo tempo bloccato
Primo tempo piuttosto bloccato al Ceravolo, scandito da animi un po’ troppo infervorati. Ben quattro le ammonizioni, due per parte, durante la prima frazione. Nella prima mezz’ora nessuna delle due squadre riesce a prevalere. Nessuno in campo vuole prendersi dei rischi in impostazione e si fa fatica a creare occasioni ragionate: pur di evitare di perdere il possesso, Catanzaro e Rende preferiscono lanciare lungo, alla ricerca dei propri centravanti. Il primo evento degno di nota è un colpo di testa al 10′ di Cuomo, deviato prontamente in angolo da Gambaretti. Cinque minuti più tardi i biancorossi creano la prima grande occasione del match. Actis innesca Ferreira, a tu per tu con Nordi, che sulla conclusione dell’attaccante sfodera un poderoso colpo di reni e mette in corner. Per avere notizie del Catanzaro dalle parti di De Brasi bisogna aspettare il 22′. Infantino lavora bene spalle alla porta e attiva il destro da fuori area di van Rasbeeck che termina di poco a lato. La giocata del centrocampista olandese sembra rinsavire i giallorossi, che pian piano alzano il baricentro e occupano la metà campo avversaria. Al solito, però, persistono i soliti problemi di sviluppo contro squadre dal baricentro basso. A parte un altro tiro da fuori, la miglior palla gol nasce ancora grazie all’abilità di Infantino spalle alla porta: al 37′ l’attaccante lucano appoggia di petto a Spighi che però dal limite spreca con un pallonetto troppo pretenzioso. Si torna così negli spogliatoi, col Catanzaro furioso per un gol di Cunzi annullato per fallo di mano al 44′.
Sblocca Franco nella ripresa
Il secondo tempo comincia con lo stesso spartito. Catanzaro nella metà campo avversaria, con la difesa ospite che però riesce a gestire senza eccessivi affanni. I problemi di sviluppo di gioco del sistema di Dionigi sono irritanti. Centralmente il pallone non viaggia e si prova a costruire solo sulle fasce. Un problema se ci si affida solo a cross con bassa percentuale di pericolosità, senza un’occupazione ottimale dell’area. Ad inizio secondo tempo il Catanzaro produce un numero di cross davvero irritante, degno del peggior Candreva. A dimostrazione della povertà di soluzioni dei padroni di casa, al quarto d’ora van Rasbeeck prova addirittura a risolvera con un tiro da quaranta metri, ovviamente fuori misura. Si potrebbe mantenere il pareggio, tutto sommato utile contro una squadra ormai saldamente in zona playoff come il Rende, ma la continuità di risultati non è nel Dna di questo Catanzaro. Mentre i rendesi sostituiscono la coppia d’attacco con Ricciardo e Vivacqua, Dionigi si gioca la carta Onescu. Mossa scellerata a posteriori: a 20′ dal termine il centrocampista rumeno si perde l’inserimento di Franco alle spalle, una distrazione troppo grave in un sistema difensivo orientato sull’uomo come quello di Dionigi, in cui basta un singolo errore in marcatura per far crollare il palazzo. Franco si invola verso Nordi e riceve un filtrante; col controllo salta il portiere e insacca facilmente, firmando l’1-0 finale. Al Catanzaro non basta la buona volontà del neo entrato Corado, di occasioni da gol non se ne vedono.
Rende quest’anno imbattuta nei derby
Finisce così questo derby, con la terza sconfitta stagionale contro il Rende per i giallorossi. Ormai è chiara la difficoltà del sistema di Dionigi contro squadre compatte nella propria metà campo. Alle volte il 3-5-2 catanzarese sembra una brutta imitazione dell’Atalanta di Gasperini, con marcature a uomo non sempre precise e ostinazione nella ricerca delle catene laterali. Come detto in passato, la comfort zone degli attaccanti giallorossi sono gli spazi ampi, da attaccare in transizione. Ad oggi, per annullare il sistema di Dionigi basta veramente poco.
Emanuele Mongiardo