Accordo Biblioteca Civica-MIBACT, soddisfatta Francesca Cassano

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COSENZA – «Una bella pagina di sinergia istituzionale, nell’interesse della comunità». Francesca Cassano, vicepresidente del Consiglio comunale di Cosenza, esprime piena soddisfazione all’indomani dell’accordo siglato in Provincia tra Mibact e Biblioteca civica. «La valorizzazione dell’importante patrimonio culturale della Biblioteca civica di Cosenza, attraverso una collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Cosenza sul piano gestionale e funzionale, è un segnale importante per la cultura cosentina e calabrese. Va oltre ogni schieramento politico e deve essere apprezzato, prima ancora che dai cittadini, da tutte le istituzioni. Bene hanno fatto allora il sindaco Occhiuto ed il presidente Iacucci a viaggiare unanimemente su questa scia»- afferma Cassano. Importante, per lei, anche la presenza del Dirigente del Servizio I della Direzione generale delle Biblioteche e Istituti culturali, Nicola Macrì e Paola Passerelli, Direttore generale Biblioteche e Istituti culturali, oltre che Leopoldo Conforti per l’Accademia cosentina, le due direttrici e la collega Succurro. «Tutti insieme hanno scritto un capitolo di un libro ancora più avvincente per la Biblioteca. Una risposta seria e definitiva ai vecchi problemi: veramente una giornata storica che sancisce e premia gli sforzi di tutti Con la firma viene attivata una proficua e continuativa collaborazione fra la Biblioteca civica e la Biblioteca Nazionale. Ora occorre arricchire e valorizzare l’offerta bibliografica; potenziare le azioni di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio librario documentario locale e nazionale della Biblioteca Civica di Cosenza e della Biblioteca Nazionale di Cosenza, attraverso sinergie professionali e strumentali; migliorare la qualità, la quantità e le modalità di accesso dei servizi informativi, di consultazione e di prestito offerti al pubblico; favorire la promozione di politiche di valorizzazione congiunta per valorizzare anche il turismo culturale. La cultura non ha appartenenza, anzi è oltre confine e appartiene alla cittadinanza e noi saremo in prima linea, sempre, perché ciò accada».

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