Intelligence, Alberto Ventura: «Comprendere il mondo islamico è uno dei problemi del mondo contemporaneo»

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RENDE (CS) – «Comprendere il mondo islamico è uno dei problemi del mondo contemporaneo e va affrontato con competenza e serietà». È quanto ha spiegato Alberto Ventura, Direttore del Laboratorio del Mediterraneo Islamico dell’Università della Calabria, durante la sua lezione al Master sull’Intelligence diretto da Mario Caligiuri. Il docente ha illustrato le coordinate culturali per comprendere gli Islam. Ha iniziato a identificare l’Islam attraverso la lingua, la storia, la cultura. Ha poi spiegato le varie differenze tra sunniti e sciiti, così come tra i valori e l’ideologia dell’Islam. Ventura ha evidenziato la gradazione delle autorità delle fonti: il Corano, la Sunna e il Consenso, che è l’elaborazione della dottrina verificato generazione per generazione. Il fondamentalismo si basa sull’interpretazione letterale dei testi. Il fenomeno, dopo essere nato alla fine degli anni Venti del Novecento in Arabia Saudita, si è cominciato a imporre con la guerra in Afghanistan e si e poi sviluppato con la strategia del “nemico lontano”, identificato con l’Occidente. L’attentato dell’11 settembre è andato al di là delle previsioni ma non ha provocato la legittimazione popolare nel mondo islamico. Infatti, i primi avversari dei fondamentalisti dove i primi avversari sono i regimi musulmani identificati come il “nemico vicino”. Dopo Al-Quaeda si è imposta l’ISIS che è quasi del tutto debellata ma sicuramente ci saranno evoluzioni non prevedibili. Per rispondere in modo efficace occorre conoscere storia, cultura e genesi del mondo musulmano e del fondamentalismo. Anche l’informazione generalizza e semplifica e invece di aiutare la comprensione profonda la banalizza. Infine, la scuola ha un ruolo decisivo per promuovere l’associazione tra le culture, approfondendo in questa direzione la cultura islamica attraverso la formazione degli insegnanti e la definizione di programmi specifici.

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