Trocini: «Rende più vivace nel secondo tempo». Caserta: «Volevamo vincerla»

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RENDE (CS) – Dopo il pareggio del “Marco Lorenzon” tra Rende e Juve Stabia è tempo di commenti per i protagonisti del match. Il primo a parlare è il mister del Rende Bruno Trocini (foto rendecalcio.it).

Rende, Trocini e il pareggio

L’allenatore della squadra biancorossa fa il punto della situazione in merito alla partita condotta quest’oggi dai suoi calciatori. «Nel primo tempo – commenta Trocini – la Juve Stabia ha giocato veramente bene con attaccanti come Strefezza e Canotto che hanno battagliato. Nel secondo tempo, invece, il Rende è uscito fuori giocando una ottima partita».

Trocini si dice comunque contento per la prestazione odierna e per le prossime gare. Un pareggio che permette ai biancorossi di salire a quota 43 punti in concomitanza con i campani. «Sappiamo di dover affrontare alcune gare con pochi giorni a disposizione. Servirà grande concentrazione, cattiveria agonistica e posività  – conclude Trocini – in vista delle prossime gare».

Juve Stabia, le parole di mister Caserta

Fabio Caserta analizza la gara appena conclusasi in quel di Rende. Un pareggio che, in ogni caso, muove la classifica per entrambe le squadre. «I primi 10-15 minuti sono stati brillanti, oggi abbiamo faticato a giocare da dietro viste le condizioni del terreno di gioco. Il Rende ci ha aggredito nella zona alta impedendoci di fare goal. La Juve Stabia ha cercato di giocare al meglio ma i nostri avversari hanno tenuto testa».

I campani hanno dato luogo ad un primo tempo ad alta intensità scemando, per ovvi motivi, nella seconda parte della gara. «Non era per nulla semplice venire qui e fare bottino pieno. Il nostro intento era questo ma di fronte abbiamo trovato un Rende in forma. Complessivamente la squadra ha cercato anche di segnare inserendo 4 attaccanti nella ripresa. Dopo l’ingresso di Paponi  – dichiara Ferrara – qualcosa è cambiato ma il risultato non ha preso la piega sperata. Torniamo a casa ovviamente soddisfatti per la prestazione offerta».

Alessandro Artuso 

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