SERIE B: La Reggina batte il Bari e lo supera

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REGGINA – BARI 1 – 0

MARCATORI: 1′ Di Michele.

REGGINA (4-4-2): Baiocco; Adejo, Ely, Di Bari, Rizzato; Sarno (75′ Antonazzo), Hetemaj, Colucci (38′ Armellino), Barilla’; Di Michele, Gerardi (86′ Comi). A disp.: Facchin, D’Alessandro, Campagnacci, Bombagi. All.: Pillon.

BARI (4-3-3): Lamanna; Ristovski, Ceppitelli, Dos Santos, Rossi; Romizi (46′ Bellomo), De Falco, Defendi (73′ Fedato); Iunco (87′ Galano), Tallo, Ghezzal. A disp.: Pena, Sabelli, Aprile, Altobello. All.: Torrente.

ARBITRO: Ciampi di Roma.

AMMONITI: Hetemaj, , Barilla’, Rizzato (R); Romizzi (B).

Nell’anticipo della 35.ma giornata del campionato di serie B, uno spunto di Di Michele dopo appena quaranta secondi dal fischio d’inizio risolve il match a favore della Reggina. Pillon schiera un 4-3-3, camuffato da 4-4-2 con Sarno, al posto di Antonazzo, in un atipico ruolo di esterno di fascia destra con licenza di proporsi quando la squadra supera la linea mediana. In attacco Gerardi, al posto del capocannoniere Comi che va in panchina, con Di Michele. Torrente senza Polenta, Caputo e Sciaudone, conferma Tallo in prima linea, con il rientrante Iunco al posto di Galano, mentre Bellomo e Fedato ripartono dalla panchina. Prima dell’inizio il capitano della Reggina Simone Rizzato consegna una maglia ufficiale al presidente del AGSAS, onlus Luigi Aloisi, ed insieme al capitano del Bari Dos Santos legge un messaggio solidale in favore dell’iniziativa “Autismo: Oltre il muro c’è la vita”. L’A.G.S.A.S (acronimo di Associazione Genitori Soggetti Autistici Solidali) nasce a Palermo il 22 febbraio 1990 da un gruppo di genitori di bambini con autismo per il sostegno delle persone con autismo ed il coinvolgimento dell’opinione pubblica con iniziative atte a produrre beni per la ricerca scientifica delle cause dell’autismo. Chi volesse può donare al numero solidale 45591, con il quale fino al 27 aprile 2013 si potranno donare: 1 euro con SMS da cellulari (TIM, Vodafone, Wind, 3, PosteMobile, CoopVoce, Nòverca) o 2 euro chiamando da rete fissa (Telecom Italia, Infostrada e Fastweb); il ricavato della campagna sarà interamente utilizzato per i progetti di riabilitazione e recupero delle persone con autismo che l’AGSAS porta avanti da oltre 20 anni. Rinnovato il gemellaggio tra le due tifoserie. Partenza sprint degli amaranto che vanno subito in vantaggio con David Di Michele che insacca di precisione dopo una percussione di Barillà, che salta un paio di avversari in area anche con altrettanti rimpalli vincenti. Al 6’ su una punizione battuta da Sarno Gerardi si libera della marcatura e stacca mettendo il pallone d’un soffio a lato. Al 28’ è Lamanna a negare il raddoppio a Di Michele, che con un’azione di contropiede, brucia Dos Santos e prova il piatto destro ma non angola a sufficienza la conclusione. Nel finale ci prova Tallo a pareggiare il suo colpo di testa deviato da Dos Santos è bloccato da Baiocco. Il primo tempo si chiude con gli uomini di Pillon meritatamente in vantaggio. Ad inizio ripresa Torrente butta nella mischia il gioiellino Bellomo . Al 51’ Armellino, entrato a fine primo tempo al posto di Colucci infortunato, con un potente destro va vicino al raddoppio. Da questo momento in poi i pugliesi vanno in avanti alla ricerca del pari e la Reggina si rintana nella propria metà campo per difendere il risultato. Al 56’ Bellomo verticalizza per Iunco che sbuca decentrato alle spalle della difesa amaranto: sul suo tracciante che taglia la difesa della Reggina Tallo non riesce ad intervenire a porta sguarnita e l’azione sfuma. Al 68’ Fedato riceve palla e libera un destro improvviso che mette i brividi al Granillo. Palla sul palo esterno di sostegno alla porta difesa da Baiocco. All’84’ Gerardi fa partire un destro improvviso sul quale Lamanna è chiamato ad un grande intervento. Dopo quattro minuti di recupero e dopo tanta sofferenza per la Regginao arrivano tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Grazie a questo successo gli amaranto si portano a quota 41 punti, scavalcando proprio i biancorossi pugliesi, fermi a 40 e costretti a incassare una battuta d’arresto dopo sei risultati utili.

Sarno

 

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