LIMBADI (VV) – Si è trattato di un vero e proprio attentato. Una bomba era stata inserita all’interno della vettura saltata in aria nel pomeriggio di oggi a Limbadi, nel vibonese. In macchina vi erano padre e figlio, Matteo Vinci e Antonio Vinci. Per il giovane non c’è stato nulla da fare. E’ morto carbonizzato all’interno della vettura. Per il padre, che è saltato fuori dall’automobile, si è reso necessario il ricovero in urgenza per gravi ustioni. Intanto il Prefetto Guido Longo, intanto, ha convocato in via d’urgenza, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per esaminare della situazione «In relazione – si legge in una nota della Prefettura di Vibo Valentia – ai gravi fatti delittuosi verificatisi nelle ultime ore a Soriano Calabro – dove è stata danneggiata la stele commemorativa di Filippo Ceravolo, giovane vittima innocente di mafia e soprattutto a Limbadi, dove si è verificata l’esplosione di un’autovettura a causa di un ordigno” che ha provocato la morte di una persona e il ferimento di un’altra». Sul posto sono intervenuti gli artificieri con i cani anti esplosivo. E proprio dagli artificieri è arrivata in serata la conferma che l’auto sia esplosa proprio per una bomba. Gli specialisti dell’Arma sono giunti a questa conclusione dopo gli esami più approfonditi eseguiti sul posto. Dunque è confermata la pista di un vero e proprio attentato.
Si pensava ad un cattivo funzionamento del sistema di alimentazione a metano
A seguito della deflagrazione si è sviluppato un incendio che ha distrutto l’autovettura al cui interno vi erano due persone, Matteo Vinci, morto carbonizzato e il padre Antonio di 72 anni che è sbalzato fuori dall’abitacolo. A seguito delle ustioni riportate è stato trasportato all’Ospedale di Vibo Valentia. Immediato l’arrivo sul posto dei Vigili del Fuoco e dei sanitari del 118 unitamente ai militari della Compagnia di Tropea. Nessuna ipotesi è al momento esclusa dagli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione, parrebbe che un mal funzionamento dell’impianto di alimentazione possa aver provocato l’incendio della vettura.
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