CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Si è concluso con tante buone prospettive e con l’impegno di rilanciare sul territorio la pratica del ciclismo il primo Trofeo Corigliano-Rossano – Memorial “Luca Calabrò”. Alla manifestazione, tenutasi ieri (domenica 22 aprile) nel centro urbano di Rossano scalo, hanno partecipato 26 squadre provenienti da diverse aree della Calabria e della Puglia, ed oltre 60 corridori. Un circuito altamente tecnico, quello scelto dall’Unione Italiana Sport per Tutti (UISP) valido per la seconda tappa del campionato di ciclismo agonistico regionale. Soddisfatti gli organizzatori, il presidente della Citrea Cycling Team, Luca Pepe, ed il presidente della UISP Calabria, Diego Quattrone, che hanno evidenziato non solo la grande partecipazione di corridoriquanto l’affetto e il coinvolgimento di tanti cittadini, soprattutto giovani e famiglie, che ieri mattina hanno assistito alla prova che si è tenuta nel circuito cittadino lungo le strade del quartiere Donnanna-Pennino. «Avevamo un obiettivo – dice Pepe – che era quello di ri-proiettare le attenzioni della gente, e soprattutto quelle dei ragazzi, sul ciclismo;uno sport che per decenni ha rappresentato un’ancora forte delle discipline agonistiche in questo territorio. Ci possiamo ritenere soddisfatti. Perché abbiamo registrato una numerosa partecipazione di atleti e di squadre, tra le più forti dei circuiti regionali del Sud Italia. Quello che, però, ci riempie di orgoglio è aver visto ai bordi delle strade tantissimi ragazzi con le loro bici, tante famiglie con i loro bambini, intenti ad osservare una gara che si è svolta in modo impeccabile anche sul piano logistico e organizzativo. Vogliamo che Corigliano-Rossano, da sempre attenta a questo sport, ritorni a respirare aria di ciclismo. Ed in un’ottica di positiva collaborazione – precisa ancora il presidente della Citrea Cycling Team – ci faremo promotori, insieme alle altre società ed associazioni che gravitano attorno a questa disciplina, di organizzare a breve nuove iniziative di promozione del ciclismo».