RENDE (CS) – Nella mattinata i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Rende, con l’ausilio dei militari della Compagnia di Intervento Operativo del “14° Battaglione Carabinieri Calabria”, a conclusione di attività di indagine, hanno eseguito l’Ordinanza di Applicazione di Misura Cautelare Personale emessa dal Tribunale di Cosenza, per il reato di “Detenzione ai fini di Spaccio di Sostanze Stupefacenti in Concorso” nei confronti di un 24enne di Rende (CS) e un 23enne di Castrolibero (CS).
Indagine avviata nell’ottobre 2017
L’indagine, avviata nel mese di ottobre 2017, è scaturita dall’arresto in flagranza di un giovane 23enne cosentino residente a Rende (CS), il quale, fermato dai militari dell’Aliquota Radiomobile nella serata del 4 ottobre 2017, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, veniva trovato in possesso di 7 buste in cellophane, occultate all’interno di un trolley, contenenti complessivamente 3,600 kg di sostanza stupefacente del tipo “Marijuana”, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. I successivi accertamenti consentivano di scoprire un giro di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo “Marijuana” posto in essere dal giovane cosentino, unitamente agli odierni arrestati, nelle zone di Rende (CS) maggiormente popolate dai teenager e dagli studenti universitari.
L’attività d’indagine ha complessivamente consentito di arrestare 1 persona in flagranza di reato e denunciarne altre 8 per il reato di “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, nonché sequestrare 4,100 kg di “Marijuana”. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso le proprie abitazioni in regime di arresti domiciliari.
Il giro di spaccio portato alla luce dimostra, ancora una volta, la particolare attenzione e la determinazione con cui i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza, agli ordini del Tenente Colonnello Piero Sutera, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, operano per contrastare il fenomeno dello “spaccio di sostanze stupefacenti”.