COSENZA – Nei giorni scorsi si sono verificati due gravi episodi ,ai danni di due donne, che hanno richiesto l’intervento tempestivo della Polizia di Stato. Il personale in servizio presso la Squadra Volante UPGSP della Questura di Cosenza ha accompagnato presso la locale Casa Circondariale, M.A. di anni 35, in ottemperanza al provvedimento di sospensione della misura degli arresti domiciliari emesso a carico dello stesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza diretta dal dott. Mario Spagnuolo.
Nello specifico M.A. si era reso responsabile di una grave aggressione nei confronti della titolare di una struttura alberghiera del centro città presso cui il predetto era detenuto agli arresti domiciliari.
La vittima aveva richiesto l’intervento della Polizia allorquando l’arrestato l’aveva aggredita, peraltro per futili motivi, minacciandola di morte ed arrivando al punto di puntarle un coltello alla gola.
Le minacce di morte e gli improperi rivolti alla donna continuavano anche in presenza degli agenti che erano immediatamente intervenuti sul posto.
Il pronto intervento degli operatori di Polizia impediva ulteriori azioni violente nei confronti della vittima da parte del citato M.A. che continuava a minacciare di portare a termine il suo intento.
Della condotta tenuta da M.A. veniva immediatamente resa edotta la Procura della Repubblica di Cosenza che, tenuto conto della grave situazione di allarme determinata da tale comportamento ne disponeva l’accompagnamento presso l’istituto penitenziario più vicino.
Nella serata di ieri personale in servizio presso la Volante della Questura di Cosenza ha tratto in arresto A.K., cittadino marocchino, di anni 22, per violenza sessuale aggravata, danneggiamento aggravato, lesioni personali, resistenza a P.U. e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
Nello specifico nel pomeriggio di ieri presso la Sala Operativa perveniva la segnalazione circa la presenza di una persona che aveva sfondato a calci la vetrata di un esercizio commerciale del centro città.
Immediatamente intervenuti sul posto, gli agenti della Volante constatavano che un giovane magrebino, visibilmente agitato, dopo aver colpito violentemente con calci la vetrata del citato locale, cercava di entrare all’interno.
Nonostante l’intervento tempestivo del personale operante, che nel frattempo lo aveva bloccato, l’arrestato continuava a divincolarsi, perseverando nella sua condotta violenta, sferrando calci e pugni e brandendo un taglierino.
Dopo essere stato immobilizzato il predetto veniva accompagnato negli uffici della Questura dove si aveva modo di ricostruire i fatti.
Nel pomeriggio di ieri il cittadino marocchino, aveva aggredito, nel tentativo di usarle violenza, una donna, che in compagnie delle due figlie minori, aveva parcheggiato l’auto nei pressi dell’esercizio commerciale sopra citato.
Nonostante la stessa cercasse disperatamente di sottrarsi alle sue “attenzioni”, l’uomo insisteva nel suo intento, palpandola e minacciandola con un taglierino dopo averle sferrato dei colpi violenti sul viso. Liberatasi dalla presa, la predetta cercava rifugio all’interno del negozio in questione. L’aggressore fallito il suo intento si scagliava quindi violentemente contro la vetrina, lesionandola e facendola uscire dalle guide, urlando e proferendo minacce di morte.
L’intervento tempestivo degli operatori di Polizia impediva sia il proseguire di tale comportamento violento da parte del magrebino sia che lo stesso potesse causare ulteriori danni non solo alla vittima, terrorizzata ed alle sue due figliole, ad un suo familiare, nel frattempo accorso in suo aiuto, ed alla titolare del negozio.
Le azioni violente proseguivano non solo negli Uffici della Questura, tanto da rendersi necessario l’intervento di personale sanitario del 118 per una terapia sedativa, ma anche in auto durante la traduzione in carcere disposta dalla Procura della Repubblica di Cosenza, al punto di causare danni all’auto della Volante.