CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – Nella serata del 18 giugno sono stati effettuati serrati controlli del territorio con perquisizioni e posti di controllo con l’impiego di personale dell’Ufficio Volanti del Commissariato di P.S. Corigliano-Rossano e del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale.
Mentre erano in corso i controlli, perveniva presso il numero di emergenza 113 del Commissariato, la richiesta di aiuto di una donna. Giunti immediatamente sul posto, gli operatori di polizia udivano le urla di una donna che provenivano dal primo piano di uno stabile sito in Rossano Scalo. Gli agenti operanti dopo essere saliti di corsa su per le scale trovavano la porta d’ingresso di uno degli appartamenti aperta ed all’interno una donna che, piangendo, chiedeva aiuto con un neonato in braccio. Altri due minori terrorizzati si stringevano alle gambe della loro mamma.
La vittima presentava del rossore sul viso all’altezza dell’orecchio ed alla guancia sinistra, nonchè un piccolo taglio o graffio sulla gola.
La donna, come dalla stessa dichiarato, era stata picchiata e minacciata dal compagno, F.G.B. classe 78, con a carico numerosi precedenti penali e di polizia che peraltro era già stato autore di maltrattamenti sempre nei confronti della stessa.
Vista la flagranza di reato, la denuncia della donna, i continui atti persecutori, minacce e maltrattamenti dalla stessa subiti nel corso del tempo, F.G.B. veniva tratto in arresto per il reato di maltrattamenti in famiglia ed accompagnato presso gli uffici del Commissariato di P.S. per gli atti di rito. Come disposto dal P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo dott. Eugenio Facciolla, il predetto veniva tradotto presso la Casa Circondariale di Castrovillari.