La Sanità volta le spalle ai bambini disabili, U.Di.Con chiede tavolo col ministro della Salute

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CORIGLIANO-ROSSANO (CS) – «Visto il grande numero di bambini disabili o con disturbi inerenti l’apprendimento, circa duecento unità, che a Rossano, in provincia di Cosenza, si trovano da anni senza quella guida neuropsichiatrica che dovrebbe essere quotidiana – scrive in una nota il Presidente Nazionale dell’U.Di.Con. Denis Nesci – abbiamo deciso di intervenire e far sentire anche la nostra voce. Dal 2015 i genitori dei bambini denunciano un servizio che al massimo è altalenante e spesso è completamente assente. Questo è quanto abbiamo appreso per Rossano, ma la problematica riguarda tutto il territorio calabrese, come sempre fanalino di coda d’Italia quando si parla di Sanità. Trovo impensabile che anche solo per delle mere pratiche le famiglie di questi bambini debbano mettersi in macchina, percorrere chilometri e fare file interminabili.  Ci rendiamo conto di quanto costa ad ogni famiglia questo disservizio, se così vogliamo chiamarlo? – insiste Nesci – in termini economici, in termini di problematiche di ogni tipo legate agli spostamenti. L’indecenza della sanità calabrese non ha più nessun limite, com’è possibile non affrontare nessuno dei problemi che gli utenti di questa Regione lamentano? Come può, un utente che paga le tasse, dover fare i conti con tutte le preoccupazioni che questo sistema sanitario gli fa pesare quotidianamente? Queste sono tutte domande che ci poniamo da mesi, anni, ma che purtroppo non hanno ancora avuto una risposta».

Centinaia di bambini disabili o che necessitano di un supporto quotidiano per via dei loro disturbi per ciò che riguarda l’apprendimento, sono senza una guida quotidiana e di cui loro non potrebbero fare a meno. Questa è una situazione che si protrae ormai da anni e non è più possibile perdere dell’altro tempo.

«Il Commissario Scura continua a rimanere al suo posto nonostante la sanità calabrese stia affrontando una vera e propria Caporetto, serve che quanto meno il nuovo Governo intervenga, viste che le nostre richieste passate sono state sempre prese sottogamba. Non sento neanche il tintinnio delle catene con le quali si sarebbe dovuto incatenare, per sua promessa, il Governatore, eppure di motivi per farlo ce ne sono stati fin troppi. Da diverso tempo ci impegniamo per azioni riguardanti la promozione sociale, essendo iscritti al registro delle associazioni di settore – continua Nesci – questa è una tematica che abbiamo a cuore e che infatti ci vede in prima linea sul territorio con un progetto che partirà a giorni e che riguarderà proprio i bambini disabili e non solo, servirà anche alle loro famiglie. C’è bisogno di far sì che le Istituzioni prendano in mano la situazione ed intervengano nella maniera più rapida possibile e per questo motivo – conclude Nesci – scriveremo al Ministro della Salute ed a tutti coloro che, in Calabria, hanno voce in capitolo per intervenire. Chiederemo inoltre la costituzione di un tavolo tecnico, dove sarà necessaria la collaborazione di tutti per il bene della Calabria e dei calabresi».

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