Truffa, detenzione e spaccio di droga, arresti nel cosentino

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perseguitava 5 persone. arresto polizia

CORIGLIANO-ROSSANO (CS)  – Nel tardo pomeriggio di ieri personale del Commissariato di P.S. di Rossano – Squadra Volante, unitamente a personale del Reparto Prevenzione Crimine Calabria Settentrionale, nel prosieguo dei servizi di controllo del territorio, ha tratto in arresto in flagranza di reato S. A. di anni 27 e C. B. di anni 26, entrambi extracomunitari senza fissa dimora, perché resisi responsabili di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.

Nel corso dei controlli, che nella giornata di ieri hanno interessato il vasto territorio del comune di Corigliano-Rossano, i due venivano bloccati perché sorpresi in flagranza a spacciare dosi di marijuana nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Rossano.

Sottoposti a perquisizione personale, sono state trovate numerose dosi di marijuana (circa 50 gr. totali)  già accuratamente confezionate in dosi, pronte alla vendita, ed un bilancino di precisione.

Considerato la sostanza rinvenuta ai due e considerate le dichiarazioni rese da un assuntore, il P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Castrovillari diretta dal dott. Eugenio Facciolla, ne disponeva la traduzione presso la Casa Circondariale di Castrovillari.

 

Sempre nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato, Squadra Volante della Questura di Cosenza, ha denunciato in stato di libertà G.T. di anni 22, cittadino di nazionalità polacca ma residente in Romania perché resosi responsabile del reato di truffa perpetrata ai danni di numerose persone, al momento non quantificate poiché i raggiri ed inganni posti in essere andavano avanti da più giorni.

Il giovane denunciato fingendosi sordo-muto, chiedeva dei contributi per una fantomatica associazione benefica dedita all’aiuto di bambini malati e poveri. Tra gli offerenti, uno in particolare, approfondiva riguardo la reale esistenza dell’associazione e appurava che la stessa non esisteva e non è mai esistita.

Avvisato immediatamente il 113, il personale della Squadra Volante, grazie alle precise indicazioni fornite, individuava immediatamente il truffatore che veniva accompagnato in questi uffici dove spontaneamente dichiarava che si trattava di una truffa, poiché i soldi raccolti non erano destinati ai bimbi poveri e malati ma erano destinati alle sue personali esigenze.

 

 

 

Cosenz

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