Emergenza idrica, riprende il dialogo tra Palazzo dei Bruzi e Sorical

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COSENZA – Idee più chiare e rapporti più distesi tra Sorical e Comune di Cosenza dopo la seduta di Commissione controllo e garanzia, presieduta dal consigliere comunale Giovanni Cipparrone e convocata su sollecitazione del plenum dell’organismo consiliare ed in particolare del consigliere Massimo Lo Gullo che nei giorni scorsi aveva invocato l’insediamento di un tavolo tecnico, proprio in commissione, per discutere dell’emergenza idrica in città e dei disagi sofferti dalla cittadinanza nelle ultime settimane.

Alla seduta di commissione hanno preso parte, per l’Amministrazione comunale l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso che nei giorni scorsi era intervenuto sull’argomento chiamando in causa la discontinuità e la variabilità dell’afflusso dei volumi d’acqua addotti da Sorical e, in rappresentanza della Società Risorse Idriche calabresi, gli ingegneri Sergio De Marco, Direttore dell’area operativa, e Serena Collorafi.

I lavori sono stati introdotti dal Presidente della Commissione controllo e garanzia Giovanni Cipparrone che ha ringraziato sia l’Assessore Caruso che i dirigenti di Sorical per la disponibilità a discutere di un argomento così importante per tutta la cittadinanza verso la quale c’era un’esigenza di assoluta chiarezza.

Da qualche giorno è ripresa la collaborazione tra Sorical ed il Comune e si è trovato il modo, attraverso delle manovre concertate con i tecnici del Comune, che hanno avviato la situazione alla normalità alleviando notevolmente i disagi dei cittadini.

A spiegare quanto è stato fatto per affrontare la situazione di emergenza è stato lo stesso ingegner De Marco di Sorical.

«Si è rimessa in pristino – ha detto De Marco – una stretta collaborazione tra Sorical, Comune di Cosenza e le aziende che per conto del Comune effettuano il servizio di regolazione e manutenzione della rete per utilizzare al meglio le grandi capacità di acqua offerte dal serbatoio di Cozzo Muoio  e trasferirla negli altri serbatoi comunali in determinati orari della sera e del giorno e tenere, in questa maniera, in carico l’anello primario del centro della città per il maggior numero di ore possibile. Invece di dare poca acqua per tanto tempo nell’arco delle 24 ore – ha spiegato ancora De Marco – si concentra l’immissione di acqua in un minor numero di ore e questo rende l’erogazione più coerente con i serbatoi privati che sono presenti in tutti i condomini».

E’ poi intervenuto l’Assessore alla riqualificazione urbana Francesco Caruso che nell’apprezzare la presenza e la disponibilità dei dirigenti Sorical , ha tenuto a puntualizzare alcuni aspetti: da un lato la crisi idrica di quest’ultimo periodo, dall’altro il sistema di distribuzione idrica che comprende anche problematiche di dispersione.

«Pur nella flessione fisiologica della disponibilità delle risorse di sorgente – ha detto Caruso – quest’anno il calo che si è registrato si è attestato intorno al 14%, mentre nel 2017 era stato del 28%. E nel 2017 non siamo andati in alcun modo in sofferenza. Se siamo riusciti a calibrare l’erogazione in base alla domanda lo scorso anno, perché quest’anno, con identiche manovre, non siamo stati in grado di gestire la situazione in maniera efficace? La causa è da ricercarsi nella mancata disponibilità della risorsa idrica che la Sorical avrebbe dovuto invece garantire in termini di quantità e modalità di erogazione».

L’Assessore Caruso ha indicato nella discontinuità e nella variabilità dell’afflusso d’acqua ai serbatoi del Merone da parte di Sorical l’episodio che ha generato l’emergenza idrica, causando un disequilibrio del sistema. A soffrirne di più è stato il centro città che si approvvigiona direttamente dal Merone, ma anche le periferie hanno patito disagi non da poco. Caruso ha poi ricordato il progetto di distrettualizzazione della rete che, dopo una fase di studi, la Regione Calabria dovrebbe far entrare nella sua fase operativa con una serie di interventi che dovrebbero concludersi entro l’estate del 2019 per un investimento complessivo di 6 milioni di euro.

L’ing. De Marco di Sorical ha risposto all’Assessore Caruso sottolineando che la Società sta dando al Comune la stessa acqua di prima, ma che il complesso travaso dal serbatoio di Cozzo Muoio al Merone avviene in maniera rallentata, a causa del formarsi di una bolla d’aria che non facilita il trascinamento dell’acqua. La diminuzione di velocità è stata indicata dal direttore dell’area operativa di Sorical come la causa del problema da cui ha avuto origine l’emergenza.

Nel corso della seduta sono intervenuti anche alcuni dei consiglieri comunali presenti.

La consigliera Francesca Cassano ha espresso soddisfazione per la ritrovata collaborazione tra Comune e Sorical. «Bisognerebbe cooperare sempre e a monte – ha detto Cassano – e non arrivare alle estreme conseguenze. Dobbiamo avere – ha proseguito – un livello di attenzione h24 e non arrivare più a giorni e giorni di mancanza d’acqua. Quando ad uno stesso tavolo si siedono i tecnici, i problemi, anche quelli che sembrano insormontabili, riescono a risolversi».

Il consigliere Enrico Morcavallo ha invece parlato di «inadempienza sia da parte del Comune che da parte di Sorical che – ha aggiunto – fanno melina alle spalle dei cittadini”. Poi ha rivolto ai dirigenti della Società ed all’Assessore Caruso alcune domande, chiedendo anche di quantificare l’ammontare del debito del Comune nei confronti di Sorical e di indicare quali siano le reti idriche di competenza dell’uno e dell’altra».

L’ing. De Marco ha risposto sottolineando che tra il Comune di Cosenza e Sorical è pendente un contenzioso in diverse sedi giudiziarie e che il debito del Comune nei confronti della società è di circa 9 milioni di euro. Sul punto è intervenuto il consigliere Gisberto Spadafora che ha chiesto se per il debito indicato dal dirigente Sorical erano state emanate delle sentenze. L’ing. De Marco ha chiarito che nessun pronunciamento del giudice è intervenuto e che la questione è solo oggetto di contenzioso. «Il contenzioso – ha ribadito poi l’Assessore Caruso – trae origine da alcune contestazioni operate dal Comune nel merito della fatturazione Sorical e, ad ogni modo, tale vicenda non è connessa in alcun modo alla riduzione del servizio”. Sempre Caruso ha poi voluto focalizzare l’attenzione su un’altra questione, quella della dotazione idrica della città di Cosenza».

«C’è qualcuno – ha detto a questo proposito l’Assessore – che vuol far passare il messaggio per il quale la dotazione della città di Cosenza è di gran lunga superiore a quello che è il fabbisogno. Dai calcoli sui consumi e dalle valutazioni di stima effettuate, comparate anche con altre regioni d’Italia, possiamo ben dire che il fabbisogno di riferimento del Comune di Cosenza oggi è sottostimato. Possiamo considerare attendibile un fabbisogno giornaliero unitario minimo di 385 litri per abitante al giorno. In alcune città della Lombardia, comprese tra 50 mila e 100 mila abitanti, la dotazione idrica è di 450 litri al giorno per abitante. Il volume idrico complessivamente immesso nella nostra rete nel 2017 è stato di 14 milioni di metri cubi cui corrisponde una portata media di 446 litri al secondo e una dotazione giornaliera ai serbatoi di 417 litri per abitante al giorno, il che comporta una dispersione notevolmente inferiore alla media delle città italiane. Abbiamo – ha concluso ancora l’Assessore Caruso – efficientato il 15% delle reti idriche ed eseguito interventi di riparazione e sostituzione. L’intervento che ha messo in campo la Regione Calabria, più complessivo e sistemico, potrà apportare notevoli benefici alla rete idrica cosentina. Lo stato della nostra rete, pertanto, non può essere considerato quello di una rete colabrodo, pur con tutte le dispersioni presenti».

 

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