Alla San Carlo Borromeo il presepe vivente di Rende

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Presepe vivente

RENDE (CS) – Come ogni anno, all’esterno della Parrocchia di San Carlo Borromeo di Rende si organizza con grande successo il Presepe Vivente per rinnovare il messaggio di Gesù Bambino trasmesso in una fredda notte di tanti anni fa.

Quest’anno l’evento è stato arricchito dal  tema dell’inclusione la cui valenza sociale e umana ha assunto un particolare significato in una società che privilegia l’efficienza e la competizione in nome della produzione e della competitività. 

In tale ottica, le barriere mentali nei confronti di chi presenta un limite fisico o mentale sembrano impossibili da rimuovere. Le organizzatrici del Presepe Vivente, Anna Maria Coscarello e Virginia Paoneinsieme all’Associazione Heart Art Accademy, hanno progettato l’evento con la finalità di potenziare questo delicato tema e hanno lanciato il messaggio che la diversità non è motivo di esclusione ma è una ricchezza perché si valorizza una persona indipendentemente dalle sue potenzialità fisiche o mentali. Per realizzare queste intenzioni, le organizzatrici hanno incluso nella scenografia religiosa, con un ruolo significativo,le persone diversamente abili ma con una potenzialità esemplare per chi ancora discrimina senza capire che “Oltre le barriere c’è vita sempre”.

Il Presepe Vivente è ricco dei personaggi che rappresentano i ruoli delle statuine che tutti hanno ammirato sin dall’infanzia.

 L’evento inizia con la notizia della nascita del Salvatore in un luogo umilissimo perché Gesù ha sempre valorizzato l’umiltà e il valore di ogni persona. Gli angeli cantano e i pastori sono felici e meravigliati che l’annuncio è indirizzato a loro poveri e semplici. Questo è stato il messaggio del valore dell’inclusione che Gesù trasmise molti secoli fa e che l’uomo ancora fatica a comprendere .Tutti i personaggi seguono le indicazioni degli angeli e raggiungono  Gesù nella capanna e assistito da Maria e Giuseppe.

E qui si manifesta il capolavoro del Presepe Vivente 2018: la Madonna ha il viso dolce e commovente di una fanciulla che non ha nulla di diverso dagli altri.

Questa immagine colpisce il cuore di tutti perché non c’è differenza tra le persone anche se alcune sono diversamente abili. L’inclusione ha raggiunto il suo scopo in un contesto religioso e caratterizzato dalla dolce e meravigliosa immagine della sacre famiglia. E’ bella questa manifestazione, curata nei minimi particolari e sempre volta ad avere un significato sociale e religioso e non una sterile rappresentazione. Ogni persona che assiste a questo meraviglioso evento (dura fino al 6 gennaio quando arriveranno i Re Magi) ammira la bellezza della scenografia, ma soprattutto la consapevolezza di superare gli assurdi pregiudizi nei confronti della “diversità”. Gli uomini devono potenziare il concetto cristiano del personalismo “ogni persona ha il suo valore perché è una creatura vivente e nessuno ha il diritto di escludere chi ha un limite”.Il Presepe Vivente dovrebbe avere un seguito in altre manifestazioni per abbattere la fragilità della discriminazione. Un complimento va ai Parroco che hanno concesso e sostenuto l’impegno delle bravissime organizzatrici.

La prossima rappresentazione arrivo dei Re Magi il 6 gennaio alle ore 11,00 all esterno  della Chiesa. 

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