LAMEZIA TERME (CZ) – Settimana di sosta forzata per la Conad Lamezia, la sfida contro Mondovì, valida per la seconda giornata di ritorno del girone Bianco di serie A2, non si giocherà domenica bensì mercoledì 30 gennaio (per gli impegni in coppa della formazione piemontese). Per i giallorossi di coach Rigano due settimane piene di lavoro, quindi, per preparare al meglio la prossima sfida (si tornerà in campo domenica 13 gennaio alle 15,30 a Cosenza contro Potenza Picena) e per permettere agli ultimi arrivati di entrare bene nei meccanismi del gruppo. Tra questi c’è il giovane Emanuele Anselmi, classe ’98, di proprietà dei Lupi Santa Croce e arrivato in prestito alla Conad dopo la breve esperienza a Foligno in serie B, nella prima parte di questa stagione. «Sono qui per dare il meglio di me per la società e per il mio futuro – afferma Emanuele – dopo la prima parte del campionato a Foligno ho avuto la possibilità di entrare a far parte di un roster di serie A e voglio giocarmi bene le mie carte. Questa settimana di lavoro senza partite è stata molto tosta, abbiamo lavorato duro in palestra facendo un buon lavoro con il mister provando finalmente la squadra al completo. Dobbiamo preparare al meglio le prossime partite perché il girone di ritorno è cominciato non nel migliore dei modi e noi dobbiamo raccogliere punti per dimostrare che non meritiamo l’ultimo posto. Quanto alla sosta diciamo che per me e Ingrosso – continua il giovane opposto toscano – arriva proprio a pennello per permetterci di trovare il ritmo con i palleggiatori e di trovare intesa e continuità con la squadra». Nelle gerarchie di squadra Emanuele ha davanti Luca Bigarelli, opposto titolare e tra le cose più positive di questa stentata prima parte di stagione dei giallorossi. «Luca è il capitano in campo ed è colui che tiene in mano la squadra dal punto di vista caratteriale, si pone sempre bene nei confronti di tutti – sostiene Anselmi – per quanto mi riguarda io cercherò di ricavare un piccolo spazio all’interno del campo da gioco senza ostacolare assolutamente il capitano perché non è di mia competenza. Se il mister poi riuscirà a darmi qualche spazio io cercherò di occuparlo al meglio e di dare il mio contributo».