San Giovanni in Fiore, l’appello per la democrazia partecipata dei consiglieri Bitonti e Gentile

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San Giovanni in Fiore

SAN GIOVANNI IN FIORE (CS) – «Le recenti elezioni provinciali, che hanno prodotto l’esclusione dall’emiciclo cosentino dell’amico Saverio Audia, sono l’ultimo episodio di una stagione che dura oramai da quattro anni e testimonia le difficoltà oggettive in cui si dipana l’attività politica e amministrativa della maggioranza che guida la città di Gioacchino».

Con queste parole i consiglieri comunali di San Giovanni in Fiore Giuseppe Bitonti e Angelo Gentile descrivono l’attuale situazione politica del Comune silano.

«Raccolta dei rifiuti, trasporto pubblico, fondi europei, rapporti istituzionali con gli Enti sovraordinati, inchieste giudiziarie sui bandi comunali, non ultime le esclusioni da cospicue risorse regionali per negligenze e cattiva gestione delle domande. Non c’è ambito in cui questa Giunta – dichiarano – abbia dimostrato di essere capace a gestire il bene comune. Sostenere oggi di essere stati facili profeti non ci fa stare meglio. Ci spinge però ad andare avanti ancora più determinati nella costruzione di una coalizione alternativa a questo modo di fare; una coalizione di volenterosi aperta ai corpi intermedi, senza discriminanti ideologiche, in grado di dimostrare che è possibile uscire dalla crisi culturale economica e politica in cui San Giovanni in Fiore è caduta».

Quindi l’appello dei due consiglieri:

«Ad un anno dalle prossime elezioni comunali noi siamo pronti a scendere in campo con un candidato Sindaco capace e disponibile, con liste civiche che siano formate da cittadini interessati al bene pubblico e disposti a qualificare il consiglio comunale. Un’idea di democrazia partecipata ma mediata da gente capace di innalzare il livello politico in città; perché San Giovanni in Fiore è stata da sempre palestra politica ai più alti livelli ed è doveroso tentare di tornare a quei fasti».

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