Palazzo dei Bruzi, bilancio positivo per il progetto “Teenincontro”

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COSENZA – Circa 500 ragazzi delle scuole medie raggiunti attraverso una serie di incontri esperienziali, con psicologi, educatori professionali, animatori , counselour. E’ il bilancio del progetto Teenincontro, realizzato dal settore educazione del Comune di Cosenza e affidato a Cepedu che è durato quattro mesi e che ha avuto l’epilogo in questi giorni .

Il progetto ha riguardato le dipendenze chimiche e non chimiche, con particolare riferimento all’uso di alcol e droga, la cui soglia di età come primo approccio è scesa addirittura a 11- 12 anni.

«Siamo molto soddisfatti- ha detto il dirigente del settore educazione , Mario Campanella- del lavoro svolto nelle scuole e tra le piazze , che ha messo a bersaglio diversi contenuti inespressi che fanno parte del disagio adolescenziale e che devono essere costantemente valutati. Attraverso il gioco, la street art, le forme di drammatizzazione- ha detto ancora Campanella- siamo riusciti ad innescare nei nostri ragazzi una parte di consapevolezza relativa alla loro trasformazione psicofisica, al rapporto con il corpo, tema che in adolescenza ha un vissuto conflittuale, alla pericolosità del meccanismo di silenziamento del dolore attraverso l’uso di sostanze o l’alienazione su dipendenze non chimiche».

Nel corso di questi mesi si sono avuti incontri con il SERD che ha illustrato direttamente i rischi , per il cervello e per l’organismo,determinati dall’uso di sostanze psicotrope. Sono state effettuate diverse esibizioni di street art , tecnica espressiva molto in voga, nelle piazze simbolo di aggregazione giovanile.

“Abbiamo cercato di dare un sostegno anche alle famiglie – ha aggiunto Campanella- troppe volte ingiustamente criminalizzate per fenomeni che sono attribuibili a una radicale trasformazione del concetto di appartenenza e di vita adolescenziale. Non solo siamo andati oltre le nostre competenze, ma abbiamo coinvolto le scuole della provincia , cioè le superiori, con l’iniziativa di Teatro in Note, un percorso itinerante di drammatizzazione teatrale sulle dipendenze, seguito da psichiatri e psicologi, che è stato finanziato in gran parte dal nostro settore. Il nostro lavoro non finisce qui- ha assicurato il dirigente – anche perché il sindaco Mario Occhiuto e l’assessore al ramo Matilde Spadafaora Lanzino hanno particolarmente a cuore le sorti dei ragazzi cosentini . E’ in programma, infatti- ha concluso Mario Campanella- un programma di supporto ai genitori , secondo un metodo cognitivo molto in voga nei paesi scandinavi, teso ad accorciare le distanze tra le famiglie ed i ragazzi, finalizzato all’ottica del sostegno alla figura genitoriale»

 

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