Castrovillari, il racconto delle celebrazioni per il 25 aprile (PHOTOGALLERY)

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Castrovillari 25 aprile
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CASTROVILLARI (CS) – I valori imprescindibili ed inalienabili della democrazia, della libertà sono stati al centro delle celebrazioni del 74° anniversario della Liberazione a Castrovillari. E questi sono stati più  richiamati durante il tragitto programmato tra il Palazzo di città, il Monumento ai Caduti e la Chiesa dei Sacri Cuori.

I MOMENTI PIU’ SIGNIFICATIVI

Quest’ultima ha ospitato la Santa Messa, officiata da Don Luciano Orea, il quale ha sottolineato il significato di chi ha donato la vita per gli altri e la Nazione – come Franco Castriota ricordato per i tanti- , e la sintesi dell’appuntamento, particolarmente sentito e commosso, caratterizzato dalla preghiera per la Patria, letta dal capitano Antonio Gagliardi, comandante della Caserma “Ettore Manes”, e dalle parole del sindaco Domenico Lo Polito, con le quali è stato rilanciato il sacrificio di Tanti per affermare i valori imprescindibili della persona e della Patria, segno quest’ultimo di appartenenza, nonché la dedizione delle Forze dell’Ordine e dell’Esercito per garantire principi, rispetto delle regole e diritti, fondamentali per la collettività e per perpetrare senso e ruolo del bene comune.

Un’occasione per rammentare alle giovani generazioni sacrifici e dedizioni per un camminare insieme per la crescita diffusa e partecipata della nazione, centrata anche sulla capacità di uomini e donne nel e far rispettare fattori inalienabili per lo sviluppo dell’esistenza.

Alle celebrazioni hanno presenziato anche la Sezione Reduci e Combattenti “Ettore Manes”, la rappresentanza Vittime Civili di Castrovillari, nonché il 21° Reggimento Genio Guastatori – Caserma “Ettore Manes”-, con il Corpo della Polizia Locale di Castrovillari, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia di Stato, la Polizia Penitenziaria, il Corpo dei Vigili del Fuoco, le Associazione Nazionali Marinai d’Italia, Carabinieri e Polizia di Stato e con altri.

Le parole del sindaco

«Insieme con le Istituzioni ancora con orgoglio – ha ricordato il primo cittadino – per affermare la presenza dello Stato e l’Italia nei territori, ma anche ciò che esprimono le tante vittime dei conflitti,  come nella Seconda Guerra Mondiale, contro ogni sopraffazione la quale non può declinarsi con il bene della pace che induce, al contrario delle efferatezze e vessazioni, ad allargare lo sguardo, a guardare oltre l’orizzonte , in una fase completamente nuova della storia, caratterizzata, oggi purtroppo, da un affievolirsi, sempre più vistoso, dell’interesse per la realtà e, in molti casi, da una passività che paralizza, preoccupa, interroga e spinge a cambiare urgentemente passo, guardando chi ha versato il proprio sangue per la Libertà e la dignità della persona, come ci richiama la giornata odierna. Ecco perché l’urgenza e la necessità di  superare quella insicurezza esistenziale che uccide la speranza e blocca la capacità d’incontro, di dialogo e d’iniziativa a tutti i livelli».

«Perciò – ha ricordato a margine della manifestazione il Sindaco, Domenico Lo Polito – è fondamentale non arrendersi. Ce lo hanno testimoniato, con la loro dedizione, Coloro che sono Caduti per questo. Ecco il contributo sempre attuale della manifestazione che si rinnova anno dopo anno nel luogo in cui viviamo, dove anche i valori fondanti l’Europa, a cui apparteniamo, necessitano di essere ripresi per condividere l’impegno per i diritti inviolabili».

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