Ritorna “Indipendentemente teatro”, cinque spettacoli a San Fili

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SAN FILI (CS) – Ritorna Indipendentemente Teatro. Il festival organizzato da Teatro della Ginestra e diretto da Dante de Rose ha avuto diverse edizioni negli anni passati.

Quest’anno ha avuto una veste più ampia che ha previsto altre attività oltre agli spettacoli, e terminerà nel mese di luglio con una mostra fotografica all’interno del Castello di Savuto a Cleto.

Dall’11 al 27 giugno saranno in programma cinque spettacoli teatrali al Teatro Gambaro di San Fili. Quest’anno la scelta degli spettacoli ha privilegiato una poetica precisa mirata a percorrere le tracce dei mondi della donna artista, più punti di vista attraverso la letteratura, la poesia, la pittura, la fotografia, la danza, il teatro, il cinema.

Il direttore artistico Dante de Rose dice: «Ci piace pensare che la forza del festival risieda nella sua capacità di parlare ai giovani e a quelle persone che non si riconoscono (almeno, non ancora) nella definizione di “amanti del teatro”, per offrire momenti culturali alternativi a quelli dilaganti fondati sulla fruizione, purtroppo anche a teatro, di spettacoli televisivi o comunque mutuati dalla televisione. Pur nel segno della continuità, IndipendeMente teatro festival, rispetto alle edizioni precedenti, presenta delle novità con altre attività oltre agli spettacoli teatrali, in modo da dar loro nuovi stimoli per uscire da una quotidianità noiosa e che a volte diventa pericolosa».

A San Fili, martedì 11, il primo a salire sul palco del Teatro Gambaro sarà Nunzio Scalercio con uno spettacolo scritto a quattro mani con Stella Romano e prodotto da Teatro della Ginestra e Spigaweb.org “Virginia e i Fiori”;  il lavoro mette in scena il paludato Professor X, personaggio citato da Virginia Woolf in “Una stanza tutta per sè”, che alla vigilia di un convegno in cui è chiamato a conferire cerca di scrivere un intervento che possa compiacere gli accademici che glielo hanno commissionato. Inizialmente, preso dal furore tutto maschilista che gli nega una visione chiara della realtà, con l’aiuto di un’attenta lettura del saggio della Woolf capisce che c’è qualcosa che non va nel suo ragionamento e i preconcetti iniziano a vacillare.

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