Concluse le riprese del cortometraggio girato a Cosenza dal regista Sebastiano Rizzo

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foto di gruppo dei partecipanti alla realizzazione del corto

COSENZA – Si sono concluse nei giorni scorsi le riprese del cortometraggio “The Keepers” diretto dal regista Sebastiano Rizzo ed interamente girato a Cosenza.

Il corto ha concluso il laboratorio cinematografico diretto dallo stesso attore e regista  ed organizzato dalla Redfin production di Emanuel Reda che ha anche prodotto “The Keepers”.

L’iniziativa (l’idea progettuale è di Ermanno Reda) è stata patrocinata dall’Assessorato al turismo e marketing territoriale guidato da Rosaria Succurro. Il laboratorio, diretto da Rizzo, candidato al David di Donatello per il film “Gramigna – volevo una vita normale”, tratto dal libro di Michele Cucuzza e Luigi Di Cicco, è iniziato nel mese di febbraio di quest’anno ed ha avuto una durata di sei mesi. Al  cortometraggio hanno partecipato tutti i 13 allievi del corso (in prevalenza donne).

A breve inizierà la post produzione del corto che entra ora nella sua fase di montaggio.

La storia, frutto della sceneggiatura di Gianfranco Confessore (anche direttore della fotografia del corto) è top secret. Poche le indiscrezioni trapelate. Per il momento si sa che l’ambientazione di “The Keepers” (Le custodi) è il Castello Svevo di Cosenza dove – questa la storia raccontata nel corto – sta per tenersi il primo congresso dedicato alle più importanti costruzioni fortificate fatte erigere da Federico II di Svevia. Le relatrici del convegno sono tutte donne e si preparano all’evento che ha una sua importanza per l’annunciata partecipazione del Ministro dei Beni culturali. Man mano che la storia prende corpo, si scoprirà che le donne sono le ultime custodi dell’eredità di Federico II, Stupor Mundi, e che la loro vita è in pericolo a causa del segreto contenuto in una Coppa, dono del sultano d’Egitto all’Imperatore di Svevia in segno di fratellanza e pacificazione. Non mancano i colpi di scena e lo sviluppo del racconto assume tutti i contorni di una spy story che prende le mosse dalla storia della città.  

«Il Comune – ha sottolineato l’assessore Rosaria Succurro – ha ritenuto di patrocinare l’iniziativa perché intende  incrementare il turismo nella nostra città, con particolare riferimento al cosìddetto cineturismo che in molte realtà regionali (dalla Puglia alla Basilicata) non solo ha attecchito notevolmente, ma ha creato le premesse per veicolare flussi turistici di una certa consistenza».

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