MENDICINO (Cs) – Riceviamo e di seguito riportiamo nota stampa del gruppo consiliare “Avanti Mendicino”:
«Nelle scorse settimane il Sindaco, attraverso stampa, manifesti e social, ha ancora una volta ingannato i cittadini con le sue fantasiose menzogne:
- Palermo ha riferito di essere stato costretto dalla Corte dei conti a riscuotere la tassa sui passi carrabili: è falso! Nessuna deliberazione della Corte dei Conti ha intimato al Comune l’applicazione della tassa sui passi carrai;
- Palermo ha detto che la “tassa sui passi carrai è colpa di Gervasi, Reda e Vena”: Falso. È stata applicata da Andreani Tributi (con tariffe sballate e procedure errate) nel 2018, sulla base di un regolamento comunale del 1998. Noi di Avanti Mendicino abbiamo chiesto in Consiglio di modificare tale Regolamento per annullare definitivamente i passi carrabili;
- Palermo ha detto che ha ereditato la situazione debitoria dagli ex assessori Gervasi, Reda e Vena: Falso. I residui passivi (debiti) della Giunta Piscitelli al 31.12.2014 erano di €7.335.025,63. Ma, a seguito del ri-accertamento straordinario dei residui del 01.01.2015, previsto dalla nuova disciplina di contabilità (D.Lgs. 118 del 2011), sono stati eliminati residui passivi per 3.532.128,87. Dunque i debiti storici e reali del Comune al 31.12.2014 erano di 3.802.901,76. Debiti quasi interamente azzerati grazie al “Decreto Salva comuni” cui il nostro comune ha fatto ricorso attraverso un nuovo mutuo per €3.530.000,00 per risanare quei vecchi debiti.
A maggio 2019 è stato accertato (basta guardare i residui passivi in bilancio) un debito di 6.500.000 (seimilacinquecento mila), debito interamente accumulato da Palermo .
A tali debiti si devono aggiungere le anticipazioni di tesoreria (cioè, lo sconfinamento sul conto corrente bancario del Comune) che sono arrivate alla cifra enorme e mai raggiunta prima, nella storia di Mendicino, di -1.500.000,00!
La verità è che Palermo ha aumentato e continua ad aumentare i debiti e sta portando il nostro comune verso il dissesto finanziario. Irresponsabilmente, si preoccupa solo di inseguire le sue ambizioni personali, cercando in maniera scorretta di addebitare agli altri la responsabilità dei danni economici causati dalla sua incapacità.
Antonio Palermo, per il bene della Comunità, dimettiti!».