Il decennio 2010-2019 è ormai giunto al termine. Dieci anni che hanno visto crescere il mondo degli anime, sia in termini di quantità delle serie prodotte, sia per quanto riguarda il numero di persone che hanno scoperto questo bellissimo media.
Di seguito mi accingo a stilare quelli che, per il vostro Saitony, sono i migliori 10 anime del decennio. Vi ricordo che, nonostante abbia cercato di essere il più oggettivo possibile, si tratta di una classifica assolutamente personale, anche perché sarebbe impossibile riuscire a guardare tutte le oltre 100 serie che escono ogni anno.
10) DEATH PARADE (2015)
Decima posizione per Death Parade, anime originale in 12 episodi prodotto da Madhouse, che segna l’esordio alla regia di Yuzuru Tachikawa, che è riuscito a confermarsi come un regista di grande talento con lo splendido adattamento di Mob Psycho 100.
Death Parade è una serie che si incentra sui sentimenti legati alla morte. Una serie matura, che riesce a coinvolgere fin dal primo episodio per la sua narrazione e per l’ottimo comparto visivo. L’episodio finale è meraviglioso per i temi trattati e per le emozioni che fa provare. La scena della pattinata sul ghiaccio resta una delle migliori scene singole degli ultimi anni. Distribuito in home-video da Dynit, è disponibile anche su VVVVID, Netflix e Amazon Prime Video.
9) SPACE DANDY (2014)
Al nono posto abbiamo Space Dandy, anime originale prodotto da studio Bones e diretto dal grande Shinichiro Watanabe (Cowboy Bebop). Dandy è una serie completamente folle, in cui tanti artisti dell’animazione giapponese hanno riversato tutto il loro talento, creando una sorta di trattato sull’animazione di alto livello. La struttura episodica tipica di Watanabe va a convergere in un finale assurdo, che nella sua follia riesce anche a dare qualche spunto su cui riflettere. Divertimento assicurato e grande, grandissima animazione. È disponibile su VVVVID.
8) DEVILMAN: CRYBABY (2018)
Ottava posizione per il nuovo adattamento del capolavoro di Go Nagai. La serie di 10 episodi è prodotta da Science SARU, con regia del genio Masaaki Yuasa. La serie riesce a trasportare perfettamente la narrazione di Devilman (un manga dei primi anni ‘70) ai giorni nostri, con l’aggiunta di cellulari e social network. Grande fedeltà agli storici temi del manga, modernizzati per renderli attuali, il solito design bizzarro a cui Yuasa ci ha abituati, che calza a pennello per adattare Devilman, animazioni fluide, musiche tra le più belle degli ultimi anni e grande rispetto per la narrazione originale: questo è Devilman: Crybaby. Yuasa ha creato il suo Devilman e noi non possiamo essere altro che contenti. Disponibile su Netflix.
7) PING PONG: THE ANIMATION (2014)
Al settimo posto abbiamo nuovamente il nostro Masaaki Yuasa, con il suo adattamento in 11 episodi del manga sportivo di Taiyo Matsumoto. Ping Pong è senza alcun dubbio una delle migliori serie sportive di sempre, grazie alla costruzione di alcuni dei personaggi più umani che si siano visti in un’opera d’animazione. Partendo da un presupposto simile è molto semplice rimanere incantati dalla narrazione. La storia di Smile e Peco ha delle premesse e un’evoluzione eccezionali, tanto che a fine visione sentirete la mancanza di quei personaggi, ma capirete di aver provato qualcosa di unico, che sarà utile anche nella vita. Ping Pong è questo: una delle massime espressioni della vita stessa, un turbinio di tutto ciò che rende bella la nostra esistenza. Disponibile su VVVVID.
6) SAKAMICHI NO APOLLON (2012)
Sesta posizione per l’adattamento in 12 episodi del manga di Yuki Kodama, prodotto da MAPPA e diretto nuovamente dal maestro Shinichiro Watanabe. Sakamichi No Apollon è una delle migliori storie d’amicizia che si siano mai viste in un anime, nel suo passaggio dall’età adolescenziale all’età adulta. Kaoru e Sentaro sono due personaggi completamente diversi, ma la loro diversità li unirà in quell’amicizia che tutti cercano, quella vera. La storia è accompagnata da quel ritmo jazz che è anche la metafora della vita. Un’opera straordinaria, che tutti dovrebbero vedere, per capire quello che è veramente importante in un rapporto. Un Watanabe inedito, che dimostra ancora una volta di essere uno dei più grandi rappresentanti dell’animazione giapponese. Disponibile via fansub.
5) HUNTER X HUNTER (2011)
Quinta posizione per il secondo adattamento del capolavoro di Yoshihiro Togashi, prodotto da Madhouse e diretto da Hiroshi Koujina. Hunter x Hunter è uno shonen da cui tutti gli altri dovrebbero prendere ispirazione, a partire dai personaggi, vero marchio di fabbrica di Togashi, che riesce a caratterizzarli tutti alla perfezione, anche quelli meno importanti. Passando poi per l’incredibile varietà di temi affrontati nelle varie saghe, che cambiano registro continuamente, restando comunque coerenti con la narrazione. In particolare Yorkshin City e Formichimere, due saghe che reinventano il manga per ragazzi. Senza dimenticare il personaggio di Meruem, che si sviluppa da un design che ricorda un misto tra Cell e Freezer, diventando poi uno dei più grandi villain che si siano visti in un’opera di finzione.
La grandezza della narrazione di Togashi è proprio quella di riuscire a rendere originali anche gli stereotipi, come l’aura combattiva, già vista in decine di opere. Il suo Nen è forse il potere shonen più complesso mai creato, con una quantità di limitazioni che Togashi stesso si impone per non rendere il suo manga un’accozzaglia di power-up. Da questo nascono alcuni dei migliori scontri mai visti in uno shonen, sempre contornati da un Togashi che spiega continuamente le dinamiche dello scontro, rendendolo estremamente realistico nella sua finzione. 148 episodi in cui vi verrà spesso da dire: “Non ho mai visto una cosa simile”. L’adattamento Madhouse, dopo una partenza traballante, riesce a cogliere molto bene l’essenza dell’opera di Togashi, nonostante sia chiaro che la voglia dello studio sia quella di rendere l’opera più adatta a un pubblico generalista. In ogni caso, ne vien fuori uno dei migliori adattamenti shonen mai creati. Questo è Hunter x Hunter, uno dei migliori manga e anime di combattimenti di sempre. Disponibile via fansub.
4) MONOGATARI: SECOND SEASON (2013)
Al quarto posto abbiamo l’adattamento della Second Season delle Monogatari Series, serie di light novel scritte dal grande Nisio Isin. Dopo Bakemonogatari, è stata proprio la Second Season a farmi innamorare definitivamente di questa serie. Partendo dalla grande regia di Akiyuki Shinbo, che ci trasporta in un mondo surreale, fatto di geometrie incredibili. Merito anche degli eccezionali personaggi, che in alcuni archi avranno la loro definitiva evoluzione. Monogatari è una serie che fonda quasi tutta la sua essenza sui monologhi interiori di Araragi e nei dialoghi con gli altri personaggi. Ogni singolo arco è un insegnamento irrinunciabile, che dimostra per l’ennesima volta la maestosità della scrittura del buon Nisio. Bisognerebbe menzionare anche i vari Kizumonogatari e Owarimonogatari, ma dovendo scegliere una sola serie, la mia preferenza è andata alla Second Season. Monogatari è una serie che sperimenta attraverso l’animazione, quindi non si può far altro che apprezzarla. Disponibile via fansub (Consigliato Akuma-Subs).
3) SHOUWA GENROKU RAKUGO SHINJOU (2016)
Terza posizione per l’adattamento in 25 episodi del manga josei di Haruko Kumota, realizzato da Studio Deen, con regia Mamoru Hatakeyama.
Difficile non definire Rakugo un capolavoro assoluto: una serie che parla di arte e di tradizione e di come l’evoluzione artistica venga influenzata dalle tradizioni. Gli eccezionali personaggi della serie cercano di mantenere vivo il genere teatrale del “rakugo”, in cui un singolo attore racconta una storia. Uno degli aspetti migliori di Rakugo è il suo ritmo, lento ma poderoso. Vi verrà da divorare un episodio dietro l’altro. La prima stagione è composta quasi interamente da un lungo flashback, uno dei migliori che abbia mai visto, per poi proseguire con una seconda stagione sontuosa. Una regia pazzesca, che riesce a valorizzare le scene di Rakugo con le inquadrature più disparate. Inoltre, nonostante io non sia un amante del doppiaggio giapponese, in questo caso trovo che sia stato fatto un lavoro incredibile. I racconti scorrono che è una meraviglia, anche grazie allo straordinario lavoro in fase di incisione. Disponibile su VVVVID.
2) UN MARZO DA LEONI (2016)
Al secondo posto abbiamo uno dei principali candidati ad anime preferito del sottoscritto, sperando che venga proseguito con una terza stagione. Un marzo da leoni è l’adattamento in due stagioni da 22 episodi ciascuna dell’omonimo manga di Chika Umino, realizzato da studio Shaft e Akiyuki Shinbo.
3-Gatsu No Lion è una serie praticamente perfetta. Si parte da un protagonista meraviglioso, in cui in molti potranno rispecchiarsi, passando per dei comprimari favolosi. La Umino è un genio assoluto nella creazione dei personaggi e lo aveva già dimostrato con il precedente Honey & Clover, altra serie consigliatissima. In questo caso viene raccontata la vita di Rei Kiriyama, giovanissimo giocatore professionista di shogi. La Umino ci fa entrare ripetutamente nella testa del protagonista, un personaggio tormentato fin dall’infanzia, che troverà dei legami inaspettati con le persone che lo circondano. La regia di Shinbo riesce a esaltare i momenti riflessivi della serie, con delle trovate stilistiche originali e ben dosate. Insieme a Rakugo è la seconda serie da 10 pieno di questo decennio. Disponibile su Netflix.
1) STEINS;GATE (2011)
Infine, al primo posto abbiamo l’adattamento della visual novel targata 5pb e Nitroplus, realizzato da studio White Fox, con regia del grande Hiroshi Hamasaki. Steins;Gate è una delle opere a tema “viaggio nel tempo” più coerenti e ben scritte che esistano. Una sceneggiatura di ferro regge una delle serie fantascientifiche migliori di sempre. Dopo una prima metà di introduzione, si viene catapultati in una serie di eventi imprevedibili, con un ritmo forsennato, in compagnia di personaggi assolutamente memorabili. Mettiamoci anche un Hiroshi Hamasaki raramente così in forma e otteniamo la perfetta fusione di forma e sostanza, di arte e intrattenimento. Disponibile su VVVVID e Netflix.
A UN ALTRO DECENNIO DI INCREDIBILI ANIME
Abbiamo quindi concluso la nostra TOP10. Voglio aggiungere che è stato difficilissimo riuscire ad estrarre solo 10 serie, perché tantissime altre avrebbero meritato una posizione in classifica, come i vari Psycho Pass, Mushishi Zoku Shou, Star Blazers 2199, Rainbow, Katanagatari, Fate/Zero, Mawaru Penguindrum, Your Lie In April, Shirobako, Hibike! Euphonium, Ushio e Tora, Mob Psycho 100, One Punch Man, Haikyuu, Made In Abyss, A place further than the universe e The Tatami Galaxy.
Speriamo di rivederci tra 10 anni per la prossima TOP10!
Antonio Vaccaro