COSENZA – Dopo la rinuncia alla corsa come candidato governatore torna a parlare di elezioni regionali il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto.
«Ho già spiegato – si legge sul suo profilo Facebook – che per carattere io amo costruire, non distruggere; che il mio sogno era quello di fare il presidente – come in tanti mi avevano chiesto – per cambiare la Calabria, e che non avrei mai avuto alcun interesse rispetto a una mia personale affermazione politica priva di un obiettivo concreto di governo della Regione. Credo sia comprensibile a tutti, quindi, come il mio stato d’animo – dopo l’esclusione- sia stato di grande delusione, dopo aver passato anni di preparazione sul programma e di incontri in giro per la Calabria. Addirittura il 13 aprile dello scorso anno ci fu una grande manifestazione a Lamezia a cui parteciparono ben cinquemila calabresi».
«Ma la delusione e l’amarezza non devono trasformarsi per forza in odio o in rancore, come a qualcuno piacerebbe. Non è il mio carattere».
Sul rapporto attuale con la candidata di centrodestra, Jole Santelli, Occhiuto chiarisce:
«Chi vive i rapporti umani sa che a renderli tali sono i sentimenti e quando succedono delle cose come quelle tra me e Jole, così come succede un po’ in tutte le famiglie o nei casi in cui i legami sono più stretti, si possono creare degli equivoci. Ma poi si elaborano i sentimenti, il senso di amarezza e di delusione si attenua, e ci si chiarisce. Jole mi ha sinceramente sostenuto per anni e poi – quando ha compreso che sulla mia candidatura c’era un veto invalicabile posto da altri partiti – solo alla fine ha accettato l’investitura per se stessa. Poteva dirmelo prima -è vero- ma evidentemente in quel momento sarebbe stato per lei imbarazzante».
«Io ho scelto di continuare a stare nella squadra, pur non da protagonista principale, per “costruire” – com’è nel mio carattere- e per contribuire nel mio piccolo e con altre modalità a migliorare la nostra Calabria. Per questo motivo oggi sono accanto a lei, con convinzione e con l’affetto di sempre».
E infine: «Non ho chiesto niente in cambio, né ho intenzione di assumere incarichi di governo regionali. Non c’è stato calcolo e non c’è nessuna convenienza personale, altrimenti ci saremmo messi d’accordo da subito. Sono già sindaco e ho l’interesse ad ottenere vantaggi migliorativi per la città che amo e che amministro, e come cittadino calabrese aspiro al cambiamento della regione».