La Reggina non muore mai, Bisceglie sconfitto al 98′

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BISCEGLIE – REGGINA 1-2

BISCEGLIE (3-4-1-2) – Borghetto; Turi, Hristov, Diallo; Mastrippolito, Rafetraniana, Zibert (45’+1 st Abonckelet), Armeno; Romani; Ebagua (37′ st Montero), Gatto (21′ st Karkalis). In panchina: Casadei, Tarantino, Dellino, Camporeale, Longo, Murolo, Ferrante, Tessadri. All.: Mancini

REGGINA (3-4-1-2): Guarna; Loiacono, Blondett, Rossi; Garufo (21′ ptRolando), Bianchi (1′ st Reginaldo), De Rose (12′ st Nielsen), Liotti (34′ st Bellomo); Sounas; Corazza, Sarao (12′ st Denis). In panchina: Farroni, Bresciani, Gasparetto, Rubin, De Francesco, Paolucci, Rivas. All.: Toscano

ARBITRO: Gualtieri di Asti

NOTE: Ammoniti: Zibert (R), Borghetto (B), Denis (R). Espulso Diallo (B)

MARCATORI: 14′ pt Ebagua (B), 43′ st Loiacono (R), 45’+5 Denis (R)

 

BISCEGLIE – Una vittoria frutto della perseveranza quella della Reggina, che piega il Bisceglie ben oltre il novantesimo e, come dice anche Toscano nel post gara, riattacca la spina dopo la brutta sconfitta di settimana scorsa.

Il terreno di gioco è a dir poco inadeguato per il calcio professionistico, più che in erba sembra un campo in terra battuta con qualche zolla verde qua e là. La tecnica della Reggina è limitata, così i padroni di casa partono meglio: colpiscono il palo con un colpo di testa di Ebagua e sfiorano il vantaggio con un tiro dal cuore dell’area di Romani. Il vantaggio dei pugliesi arriva al quarto d’ora. Ebagua raccoglie la sponda di Gatto e con un gran sinistro buca Guarna all’angolino basso.

Gli amaranto non riescono a creare e terminano il primo tempo senza occasioni significative. Così nella ripresa i ragazzi di Toscano provano ad aggirare la sterilità offensiva con i calci d’angolo. Da corner al 62′ nasce una situazione convulsa in area, con un tocco di mano da parte di un giocatore nerazzurro che spinge l’arbitro a indicare il dischetto. Corazza però non è freddo, si affida alla potenza e quasi spacca la traversa. I piazzati comunque restano l’arma migliore per i calabresi. Una punizione dalla trequarti all’87’ spiove sulla testa di Denis che serve Loiacono sul secondo palo. La ribattuta è piuttosto agevole e così la Reggina agguanta il pari. Ma non è finita. L’arbitro concede cinque minuti di recupero e all’ultimo istante, sempre da calcio d’angolo, un altro maldestro intervento di mani genera il secondo rigore per gli ospiti. Stavolta dagli undici metri si presenta Denis che non perdona.

Certe vittorie sembrano scritte nel destino e fanno parte di un piano più grande, che per la Reggina si chiama Serie A.

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